Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Riforma dello Statuto speciale

L'importanza delle minoranze linguistiche nell'ambito della Riforma: il documento preliminare con le linee guida pubblicato in cimbro, ladino, mòcheno e tedesco

Da settembre 2016, la Consulta ha lavorato alla redazione di un documento che individua le linee guida per la riforma dello Statuto. L’obiettivo è quello di mantenere e rafforzare i livelli di autonomia e autogoverno raggiunti, di svilupparli ulteriormente e di aggiornare lo Statuto in relazione al contesto costituzionale ed europeo.
La proposta elaborata dalla Consulta individua 8 ambiti tematici ritenuti di maggiore interesse ed importanza per la riforma dello Statuto.
Uno di tali temi considerati fondamentali per lo sviluppo dell’autonomia speciale trentina riguarda le minoranze linguistiche: vengono proposte delle misure per una disciplina più organica, per un riconoscimento più esplicito ed articolato, per strumenti di collaborazione con la Provincia di Bolzano e con altri gruppi, nell’ambito dei diritti linguistici e per una più efficace rappresentanza e partecipazione politica.
Ora si apre la fase di partecipazione e di discussione sui temi del documento: ci saranno audizioni istituzionali, eventi sul territorio, laboratori sull’autonomia e verrà messo a disposizione della popolazione il sito web IoPartecipo.

Tutti siete invitati a partecipare!
Potete accedere e iscrivervi al sito web per valutare e commentare gli indirizzi elaborati dalla Consulta e apportare le vostre proposte.




Da sapere:

La sede istituzionale per la Riforma dello Statuto speciale del Trentino - Alto Adige/Südtirol è il Consiglio provinciale, cioè il Parlamento del Trentino.
La Consulta è l’organo istituito dal Consiglio provinciale (con legge provinciale n.1 del 2 febbraio 2016 che ne regola il funzionamento) per raccogliere tutte le istanze del territorio e fare sintesi; sono 25 le persone che la compongono: 9 consiglieri provinciali, 7 rappresentanti del mondo economico e del lavoro, 3 delle autonomie locali, 1 delle minoranze linguistiche storiche, 2 del mondo accademico e 3 dell’associazionismo trentino.
Compito della Consulta è quello di fare una proposta di riforma dello Statuto con la partecipazione della società civile trentina per arrivare ad un documento condiviso anche dalla Provincia di Bolzano da presentare a Roma.