Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Minoranze linguistiche e Statuto speciale

Le minoranze linguistiche all'ordine del giorno nell'ultima seduta della Consulta per lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Sudtirol convocata a Trento lo scorso 11 dicembre

Due i temi in discussione nella seduta di lunedì 11 dicembre: "Le minoranze linguistiche", con introduzione di Jens Woelk; "Democrazia diretta, partecipazione dei cittadini e buona amministrazione", con relazioni di Matteo Cosulich, Barbara Poggio, Anna Simonati.
Nell'introdurre il tema delle minoranze linguistiche Jens Woelk ha relazionato sui contributi della fase partecipativa che ha registrato una sostanziale conferma delle linee guida del documento preliminare con alcune eccezioni. In tal senso, il vicepresidente Woelk si è soffermato sulla parità dei tre gruppi trentini, sull'approccio territoriale e lo sviluppo economico, e sull'ipotesi di riformulare l'Art. 2 dello Statuto con riferimento ai diritti individuali e alle altre forme di pluralismo. In riferimento alla parità dei tre gruppi trentini, Woelk ha detto che "è proprio l'asimmetria l'essenza del modello trentino. Non si tratta quindi di un riconoscimento differenziato, sul piano formale i tre gruppi godono di pari dignità, ma di misure di attuazione che potranno a seconda della situazione concreta essere diverse per i singoli gruppi". Ha poi proseguito la sua relazione attraverso le tre direttrici del documento preliminare: maggiore visibilità e organicità della disciplina; strumenti in ambito scolastico, linguistico e culturale; rappresentanza e partecipazione politica. In conclusione del suo intervento Jens Woelk ha proposto alcuni elementi per una riorganizzazione della disciplina statutaria relativa alle minoranze linguistiche in forma di articolato.

(Leggi il comunicato stampa per intero, dal sito dal sito www.riformastatuto.tn.it, 12 dicembre 2017)