Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Ritorno a Luserna

Emigrati e oriundi della comunità cimbra di Luserna si sono ritrovati nella loro terra d'origine all'inizio di giugno: una riflessione sul significato di un evento come il "Bidrùmm atz Lusérn"

All'inizio del mese di giugno 2018, Luserna ha accolto i suoi figli che vivono altrove per rinsaldare il legame che li unisce: la direttrice dell'Istituto Cimbro/Kulturinstitut Lusérn, Anna Maria Trenti Kaufman, ci racconta la storia di un'emigrazione e il profondo significato del ritrovarsi ...


Bidrùmm atz Lusérn

Nel corso degli anni recenti e ancor prima lo scorso secolo, gli abitanti di Luserna hanno dovuto lasciare il paese per trovare lavoro e garantire una vita migliore ai figli. Delle varie emigrazioni, le opzioni hanno certamente rappresentato l'esodo che più marcatamente ha segnato la comunità di Luserna. Secondo fonti statistiche "optarono" per la cittadinanza germanica 408 Lusérnar, all'incirca la metà della comunità di Luserna.
Molti Lusérnar, coerentemente con la propaganda dell'epoca, optarono semplicemente con la speranza di avere una casa, un lavoro e la possibilità di garantire un mestiere dignitoso ai propri figli. L'esodo è stato favorito dalla propaganda, dal naturale orgoglio tedesco della minoranza cimbra che non si riconosceva nello stato italiano e/o semplicemente dall'urgenza sentita da molti di garantire una sussistenza dignitosa alla propria famiglia.
Nel corso del tempo il legame tra coloro che vivevano nel Vorarlberg e i parenti restati a Luserna è rimasto vivo. Si pensi che la prima generazione degli optanti dava ai figli, nati all'estero, i nomi propri dei cugini rimasti a Luserna. Le opzioni hanno determinato la prima e più importante destrutturazione sociale per Luserna: partirono infatti non solo coloro che meno possedevano in termini materiali, ma anche affermati artigiani, commercianti e contadini.
Ciò detto l'emigrazione che ha segnato Luserna fino a tutti gli anni '80 ha visto come destinazione, oltre ai paesi di lingua tedesca, le città di Trento, Bolzano, Rovereto e Vicenza.
Forse il parlare altro, straniero rispetto al circostante altipiano, le molte difficoltà incontrate nell'esodo, il pregiudizio che gli emigrati hanno sofferto nelle diverse situazioni, hanno favorito il senso di appartenenza e il legame emotivo con Luserna. Per questo nel 2000, 2002 e 2010 i Lusérnar lontani dalla "Huamat" hanno sentito la necessità di incontrarsi atz Lusérn (a Luserna).

 

Quest'anno, dopo 8 anni, l'Istituto Cimbro ha ritenuto di organizzare il Bidrùmm azt Lusérn, il ritorno a Luserna di emigrati e oriundi. L'evento è stato occasione per incontrare gli optanti di seconda e terza generazione che vivono nel Vorarlberg, in Germania piuttosto che nel Tirolo. Il tempo gioca un ruolo importante sul legame tra le generazioni, così come la relazione culturale veicolata oltre i confini da un periodico come il "Dar Foldjo".
E' dunque fondamentale mantenere non solo la periodicità delle uscite del notiziario comunale, ma anche la redazione trilingue italiano, cimbro e tedesco dello stesso.
Il Bidrùmm atz Lusérn di quest'anno non ha visto il ritorno di persone già presenti nei raduni precedenti per oggettivi motivi di tipo anagrafico. Tuttavia siamo grati a coloro che, tornati con figli e nipoti, hanno testimoniato il legame e l'amore per le loro origini. E' comunque un "miracolo" che una piccola realtà come Luserna possa ancora contare su un legame forte con i propri oriundi. Dovremmo sempre avere a mente che per mantenere il legame con la nostra gente "Dar Foldjo" è uno strumento importante di cui va garantita la distribuzione anche all'estero, così come la valorizzazione del territorio, della lingua e cultura cimbra. La realizzazione periodica ma sistematica del Bidrùmm atz Lusérn potrà aiutare a mantenere e rafforzare questo legame, perchè come è in uso dire nelle culture asiatiche: è la perseveranza che porta a sicuro successo. Da tutto questo non potrà che derivare del bene per il paese e per la minoranza linguistica cimbra la cui peculiarità è quella di essere più numerosa fuori che dentro il nucleo storico di Luserna.
Il Bidrùmm atz Lusérn ha rappresentato per l'Istituto anche un banco di prova in termini organizzativi e di collaborazione con le istituzioni locali, Comune, Centro Documentazione e Corpo Vigili del Fuoco Volontari in primis, ma anche con i cori, i volontari, ristoratori e "Progetto 19". Da questa esperienza auspicabilmente nasceranno ulteriori iniziative di successo che potranno solo portare del bene a Luserna in termini economici, di visibilità, divertimento e senso di appartenenza alla minoranza cimbra. E' fondamentale comprendere che la ricchezza economica di Luserna e della minoranza cimbra è l'essere il nucleo storico, culturale e linguistico di un altopiano che si è dato la denominazione di "Alpe Cimbra" e di "Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri". Di questo dobbiamo prendere consapevolezza e quand'anche non avessimo risorse, deve essere chiaro che tutti noi abbiamo pur sempre un "cervello" da usare al meglio per individuare modi, tempi e sinergie per far prosperare la minoranza cimbra di Luserna.
Anche soprattuto per questo, il legame con oriundi e emigrati ha un valore importante da non sottovalutare.


Da sapere:

Le "opzioni" furono il sistema scelto nel 1939, previo accordo tra Italia e Germania, per risolvere il contenzioso sull' Alto Adige e sulle altre isole linguistiche tedesche e ladine presenti in Italia. Alla popolazione di lingua tedesca, ladina, mochena e cimbra fu imposto di scegliere se diventare cittadini tedeschi e conseguentemente trasferirsi nei territori del Terzo Reich o se rimanere cittadini italiani integrandosi nella cultura italiana e rinunciando ad essere riconosciuti come minoranza linguistica.