Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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VII Conferenza delle Minoranze

Luserna/Lusern, 9 luglio 2005

Foto della VII Conferenza delle Minoranze: Presidente Dellai


L’Istituto cimbro di Luserna ha ospitato sabato 9 luglio 2005 la VII Conferenza delle minoranze, semestrale momento di confronto e di dibattito sul futuro delle minoranze.
Alla Conferenza erano presenti, tra gli altri, l’assessore provinciale alle riforme istituzionali, Ottorino Bressanini, l’assessore all’istruzione, Tiziano Salvaterra, il presidente dell’Istituto mocheno e sindaco di Palù Bruno Groff, la presidente dell’Istituto cimbro di Luserna, Anna Maria Trenti, il direttore dell’Istituto culturale ladino Fabio Chiocchetti e i dirigenti provinciali Gianfranco Postal e Marco Viola (Servizio per la promozione delle minoranze linguistiche locali).

 
Foto della VII Conferenza delle Minoranze: assemblea (1)

Nella sua relazione, il presidente Dellai, ha ricordato gli effetti positivi della legge nazionale del 1999 che finanzia i progetti di tutela presentati dalla minoranze.
Tra i progetti 2005 sostenuti dalla Provincia autonoma di Trento, il presidente  ha segnalato il sito internet dedicato alle minoranze linguistiche locali, oltre alla ricerca affidata all’Università degli Studi di Trento sulla percezione delle isole linguistiche da parte della collettività trentina. “Ci aspettiamo molto da questa indagine – ha spiegato il presidente Dellai -. una minoranza culturale ha tante più possibilità di sopravvivere in quanto non si sente più stigmatizzata, ma anzi si percepisce come adeguatamente riconosciuta e valutata dal più generale contesto sociale nel quale si inserisce. E’ attraverso la percezione che i trentini hanno delle minoranze linguistiche che si gioca un aspetto decisivo dello sviluppo di queste ultime come componenti a pieno titolo dell’identità trentina”.
Accanto al sito internet è stata presentata la ricerca “Minoranze in azione”,  del professor Salvatore Abruzzese dell’Università degli studi di Trento, che è stata pubblicata nel primo volume di una nuova collana sulle minoranze linguistiche in Trentino, destinata a diventare uno strumento continuativo di conoscenza e divulgazione.

 
Foto della VII Conferenza delle Minoranze: assemblea (1)

Il presidente Dellai è ritornato sulla riforma istituzionale (“da cui dipende il futuro della nostra autonomia e la capacità di progettare e gestire lo sviluppo delle istituzioni”) e il testo unico delle leggi in materia di minoranze (“Da preparare in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento sulle norme di tutela delle minoranze linguistiche locali, perché riteniamo opportuno provvedere alla riorganizzazione ed articolazione delle diverse fonti di legge”).
L’attività di tutela delle minoranze – secondo il presidente Dellai - deve trovare uno sbocco qualitativo soprattutto nel settore della formazione universitaria, che deve caratterizzarsi positivamente per stabilità e ampiezza dell’offerta: “Abbiamo elaborato una proposta organica che mira ad introdurre negli studi dell’ateneo trentino una serie di insegnamenti relativi alle lingue di minoranza e una cattedra di diritto costituzionale comparato dei gruppi e delle minoranze, un traguardo che da solo è importante ed ambizioso. L’ipotesi di lavoro prende in considerazione la possibilità di attivare un ‘certificato di studi sulle minoranze, che si configura come un percorso di studi congiunto, centrato sull’approfondimento di vari aspetti legati alla tutela ed alla promozione delle minoranze”. Nel progetto di certificato sono coinvolte le Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Sociologia.

 
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