Frassilongo/Garait, 12 dicembre 2005
Lanno che sta per concludersi ha fatto registrare con soddisfazione alcuni traguardi importanti per le minoranze linguistiche trentine, e ha consentito di sciogliere nodi e ostacoli che impedivano il positivo dispiegarsi delle risorse e delle energie che tutti noi impegniamo nella difesa e nella valorizzazione delle comunità di minoranza linguistica. Il riferimento va in particolare agli Istituti Culturali, che rappresentano il maggior investimento per il futuro, e ai quali sempre dobbiamo riservare la massima attenzione perché sono essi i custodi e i ricercatori della lingua e della cultura della minoranza storica. È cresciuta la consapevolezza che le minoranze non sono un aspetto folcloristico, ma una componente importante della nostra società. Proprio per questo chiamata a crescere in responsabilità e sobrietà.
Con queste parole Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha aperto, presso la Sala polivalente del Municipio di Garait / Frassilongo la VIII Conferenza delle Minoranze. Vi hanno partecipato il presidente del Comprensorio Fassano, Leonardo Bernard, molti dei sindaci delle comunità cimbra, ladina e mochena, i presidenti degli Istituti culturali (Bruno Groff, Istituto culturale mocheno; Anna Maria Trenti, Istituito culturale cimbro; Mirella Florian, Istituto culturale ladino). Presenti anche lonorevole Beppe Detomas, lassessore provinciale Franco Panizza e il consigliere provinciale ladino Luigi Chiocchetti.
Allordine del giorno il programma delle iniziative per il 2006, contrassegnato dalla proposta di progetto per un forum nazionale coordinato dal Servizio per la promozione delle minoranze linguistiche locali della Provincia autonoma di Trento, diretto da Marco Viola.
Nel suo intervento il presidente Dellai ha ricordato come lIstituto Culturale ladino che si appresta a festeggiare 30 anni di attività, venerdì prossimo, a Vigo di Fassa abbia potuto avviare a soluzione i problemi di personale che da anni costituivano una penosa strozzatura dellefficacia e della progettualità della sua attività; anche lIstituto mòcheno sta risolvendo un analogo problema di pianta organica, e possiamo immaginare che un più equilibrato assetto del personale verrà ad accompagnare la rinnovata vitalità di questo centro di irradiazione della cultura e della lingua mòchena. Il 2005 è stato dunque lanno che ha avviato a soluzione i problemi di maggior impatto degli Istituti culturali delle prime due comunità di minoranza linguistica in Trentino, ma anche lIstituto Cimbro ha visto consolidarsi nel corso dellanno lorganico e lattività, fornendo segni di vitalità e di capacità programmatoria e notevoli che ci portano a festeggiare con serenità, sabato prossimo, a Luserna, il primo anno di vita.
Sotto il profilo del trattamento della lingua ha continuato Dellai -,così importante e decisivo per lidentità e la sopravvivenza di una comunità di minoranza linguistica, mi pare di dover sottolineare con particolare enfasi la positiva adesione di tutti tre i nostri Istituti al progetto Smallcodes, una piattaforma unificata deccellenza per il trattamento delle lingue minoritarie o meno usate, che mette a disposizione delle nostre minoranze una serie di applicazioni open source e le fa entrare in rete una con laltra. Sarà proprio questo il tema unificante del nostro programma per i prossimi impegni, lobiettivo di fare rete, di facilitare le aperture e le sinergie, per esaltare e mettere a frutto le risorse identitarie e culturali che contraddistinguono le minoranze linguistiche storiche. Ricordiamo con soddisfazione anche il positivo riconoscimento dellUnion Generèla di Ladins dla Dolomites da parte della Provincia autonoma di Trento, che costituisce a nostro parere un paradigma delle relazioni tra ente pubblico e associazionismo culturale in questo settore. Le buone relazioni fra il Trentino e lassociazione tetto dei ladini dolomitici vanno anche nel segno del prestigio e della valorizzazione dei nostri ladini fassani e del progetto di un ladino standard che come avviene nel Cantone dei Grigioni funga da Dachsprache (lingua tetto) delle varianti di valle.
Il presidente Dellai ha quindi accennato alle principali attività che sintendono realizzare nel 2006. A partire appunto dal progetto del Forum nazionale Comunicare lidentità il possibile titolo che è stato illustrato da Lucia Maccani. Si tratta di un evento di grande respiro, con il quale la Provincia autonoma di Trento intende esprimere un ruolo fortemente propositivo a livello nazionale nel campo della tutela e promozione delle minoranze linguistiche storiche.
Ma il 2006 sarà anche lanno del convegno internazionale Survey Ladins, che sarà organizzato in settembre a Trento e a Vigo in collaborazione con lIstituto Culturale ladino anche per celebrare il trentennale di attività e con il CELE di Milano, per presentare i risultati di una poderosa ricerca sullutilizzo della parlata ladina nelle valli dolomitiche; poi il secondo convegno dei giornalisti ladini, in collaborazione con il Cantone Grigioni e con la Radio/TV rumantscha, che avrà luogo il 26 e 27 maggio 2006 a Coira, per proseguire il percorso di apertura e cooperazione interladina avviato nel maggio scorso a Canazei.
Ma si è parlato anche del progetto letteratura e minoranze, che metterà in relazione la minoranza mòchena o meglio gli studenti mòcheni delle scuole medie con gli omologhi della minoranza arbereshe di Calabria e di Sicilia. Si tratta di un progetto di lettura comparata di opere degli autori Carmine Abate e Sandra Frizzera (fresco di stampa il suo Alba sulla Bernstol) e di scambio culturale elaborato dalla Scuola Media Andreatta di Pergine Valsugana.
Quindi lattività editoriale: prosegue la collana Conoscere le minoranze linguistiche, di cui è stato presentato il secondo volume, Lingua madre, madre terra, curato da Alessandro Pierini, che raccoglie gli atti del seminario celebrativo della Giornata Mondiale UNESCO della madrelingua, organizzato dalla Provincia nel febbraio scorso. In programma per il prossimo anno ci sono tre volumi: un saggio comparativo delle norme di tutela delle minoranze storiche nei maggiori Paesi europei; il testo unico compilativo della tutela in provincia di Trento che il professor Casonato sta elaborando; il risultato della ricerca sulla percezione delle minoranze da parte della popolazione trentina che sta conducendo il professor Abbruzzese.
Ribadita anche la partecipazione a Fieste Ladine 2006: questanno, alla prima edizione dellimportante appuntamento interladino del Friuli, il Trentino ha portato una rappresentazione dellopera Conturina del maestro Vadagnini, che ha lasciato un segno di prestigio e di eccellenza; sarà necessario individuare un evento importante per il prossimo anno, in modo da evidenziare e rafforzare un ruolo significativo nellambito delle minoranze linguistiche.
La ricercatrice Sabrina Girardi ha quindi illustrato lo stato di avanzamento della ricerca sulla percezione che i trentini hanno delle minoranze linguistiche storiche locali, condotto dal professor Salvatore Abbruzzese. Mentre il professor Carlo Casonato dellUniversità di Trento ha spiegato a che punto è lincarico, affidatogli dalla Provincia, di redigere un Testo Unico compilativo delle norme di tutela delle minoranze linguistiche locali trentine. E un lavoro importante e delicato, perché finalizzato a sistematizzare limpianto complessivo della tutela vigente in provincia di Trento, e lo raccorda con le novità legislative in corso di approvazione, ma soprattutto perché sarà su questa base ha ricordato ancora il presidente Dellai - che condurremo la nostra riflessione in vista della definizione di un ordinamento provinciale più adeguato sia alle modifiche costituzionali del 2001 che alle mutate esigenze e sensibilità del sistema trentino.