Salone COMPA – Milano Fiere, 22 ottobre 2008
Il volume “Comunicare l’identità – una strategia di valorizzazione delle minoranze linguistiche”, pubblicato per i tipi della Franco Angeli Editore nel 2008, è stato presentato nell’ambito del Salone europeo della comunicazione pubblica dei servizi al cittadino e alle imprese (COMPA) il 22 ottobre scorso a Milano Fiere. La pubblicazione contiene gli atti del Forum nazionale delle Minoranze linguistiche svoltosi in Trentino dal 5 al 7 ottobre 2006, organizzato dal Servizio per la Promozione delle Minoranze Linguistiche della Provincia autonoma di Trento.
Il Dirigente del Servizio Minoranze linguistiche locali della Provincia autonoma di Trento, dott. Marco Viola, curatore insieme a Lucia Maccani della pubblicazione, ha presentato il contesto tematico in cui ha avuto origine e si è sviluppato il Forum 2006, in particolare il tema del rapporto che intercorre tra la tutela e la valorizzazione dell’identità di minoranza e le possibili strategie di comunicazione, sia come riflessione tecnico-scientifica che come esperienze sul campo. Il risultato del Forum è stato quello di favorire, proprio attraverso la comunicazione, uno scambio virtuoso tale da consentire che il patrimonio culturale e sociale delle minoranze venisse conosciuto e compreso anche all’esterno dei rispettivi territori.
Il sociologo trentino Nadio Delai, che ha curato l’introduzione al volume, ha affermato che l’identità rappresenta una “merce delicata” che mette in gioco la capacità delle minoranze di uscire dalle dinamiche consolidate di autoriferimento per cavalcare le potenzialità legate ad una relazionalità esterna forte, la voglia di disegnare un’identità rivolta al futuro e non solo al passato. Ma tutto questo fa pensare che sia necessario applicare con convinzione la “leggerezza” sia al tema dell’identità sia al tema della comunicazione. Quando l’identità diventa troppo forte si corre il rischio di ritornare inevitabilmente all’Io, diventandone prigionieri, in difesa o in aggressione. Anche le comunità di minoranza, dunque, devono rivestirsi di una loro autonoma e originale “leggerezza”, sapendo costruire dal basso i gradini di una scala che sappia portare verso il reinvestimento del Patrimonio di cui si dispone, per produrre valore sociale allargato anche al di fuori dei propri ristretti confini territoriali.
Lo scrittore calabro-arberesh Carmine Abate, portando la sua personale esperienza esistenziale, ha ricordato come la fenomenologia dell’identità si presenti oggi all’insegna della pluralità, della frammentarietà o, meglio, del mosaico L’esperienza dello scrittore testimonia un percorso che vede un’identità originale arbëresh, che si è arricchita successivamente di un’identità “germanese” e quindi italiana. Con il vantaggio di assumere più mondi in parallelo e di vivere positivamente più culture, parlando più lingue e acquisendo nuovi sguardi in grado di conoscere quello che un’unica visione non permette.