Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Identità catalana e ladina fra parole, musica e immagini

Venerdì 26 marzo 2010 a Trento, un seminario presenterà le culture catalana e ladina. Un approfondimento culturale nella contemporaneità, dagli anni 50 agli anni 90 del Novecento

locandina seminario musica catalana

Il seminario Identità catalana e ladina fra parole, musica e immagini vuole far conoscere meglio agli studenti dell’ Università di Trento ma anche a tutti coloro che vogliono approfondire tematiche spesso poco note, due grandi culture, quella catalana e quella ladina. Attraverso un approccio di studio trasversale ed interdisciplinare, si cercherà di approfondire alcuni aspetti della cultura catalana e ladina con uno sguardo rivolto particolarmente alla contemporaneità, dagli anni 50 agli anni 90 del novecento, anni cruciali per la riscoperta e la rinascita culturale dopo anni di disattenzioni se non di repressione.
Cercando di rendere prima di tutto accattivante l’incontro, sono stati invitati alcuni studiosi catalani e italiani che, trattando ambiti artistici-culturali differenti (dalla linguistica alla fotografia, passando per il cinema e la poesia) grazie alla loro esperienza nell’insegnamento e grazie all’innegabile passione per questi particolari universi culturali ci offriranno una interessante panoramica su queste due antiche ma vivaci culture.
In serata, presso la Sala Ridotto del Teatro Sociale a Trento, il seminario avrà come seguito un Concerto di Musiche Catalane e Ladine con la presenza delle cantante catalana Lidia Pujol e della cantante ladina Angela Chiocchetti.
Lídia Pujol è una delle cantanti più interessanti della musica catalana attuale. Artista versatile per passione e di spirito imprevedibile, grazie ad una voce espressiva, potente e piena di sfumature, ha realizzato diversi tour in Europa. Esibendosi in spettacoli, musical, rappresentazioni teatrali o recital di poesia sia come voce solista accompagnata da varie band , sia in duetto con Sílvia Comes, ha interpretato canzoni sefardita (Mar a la vista), yiddish o (Cançons de guet), o musiche medievali (Els trobadors). Ha collaborato con grandi artisti internazionali come Allen Ginsberg (Poesia), Mayte Martín (Amor brujo. Flamenco), Miquel Povera i Chicuelo (Poesia del 27), e catalani come Gerard Quintana i Dani Nel.lo (Les enfants du paradis. Cabaret), Roser Pujol (Les copines d’Helena), etc. Nel campo teatrale, ha diretto lo spettacolo Parlant prevenim l’abús presso il Teatre Romea di Barcellona nel 2006. Ha partecipato in diversi montaggi teatrali, sotto la direzione di Chico Bouchiki (Amor flamenco), Lino Brito ed Umberto Eco (Poesia e musica), Míriam Iscla (Les enfants du paradis), Sergi Belbel (Morir), Calixto Bieito (La ópera de 4 cuartos), etc. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo disco solista Iaie che, dopo la prima al Palau de la Música di Barcellona ha reintepretato in tour attraversando la Spagna.
Il suo ultimo lavoro, Gli amanti di Lilith, si può definire come un récital-album, una notte di teatro e musica in cui si mostrano molte donne che, nei secoli, hanno amato follemente, oltre i limiti. Un concerto che rappresenta un'opportunità unica per scoprire una tradizione orale, quella catalana, piena di storie straordinarie, feroci, folli ma sempre appassionanti e cariche d’amore...
Lídia Pujol racconta Gli amanti di Lilith. « Visto che ho collaborato con diverse band catalane nei vari ambiti musicali, da quelle della musica tradizionale catalana a quelle di ricerca entro la tradizione orale, ho potuto fare la mia personale selezione basandomi su una caratteristica notevole: l'assoluta libertà del singolo. Di tutto questo repertorio mi ha sorpreso la mancanza di decenza, il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, il contenuto di denuncia piuttosto che la forma, tutti ambiti che sono stati considerati prioritari. Curiosamente le storie sono state tramandate di padre in figlio, mantenendo comunque il senso tragico e l’incredibile drammaticità. Storie che insegnano ai bambini ciò che realmente siamo e siamo in grado di fare.
Così ho cominciato a capire -io stessa- tutto ciò che siamo. Luce e tenebre sono essenzialmente termini inseparabili. Per questo ho parlato del mito di "Lilith". Lilith è la prima donna della creazione, fatta con il fango dall' uomo. E 'stata creata prima di Eva, fatta da una costola dell'uomo. Da quel mito ho pensato che avrei potuto ri-raccontare le storie che erano state raccolte. Così ho cominciato a lavorare in tal senso. Parlando di quella donne complici, di care sorelle, di genitori che lasciano le figlie madri, di madri gelose, dell'amore al di fuori del matrimonio, il desiderio, la perdita ... Sono storie lontane, ma le questioni sono sempre attuali. Sono storie in cui i personaggi agiscono per istinto.
Il punto di partenza è la storia a portata di mano e sotto la chitarra cristallina per evidenziare la situazione e, in secondo luogo il basso, per impostare un buon terreno per far camminare le parole e la chitarra . Non a caso la formazione (chitarra e basso), è un formato più intimo ed essenziale, fatto alla maniera dei trovatori che permette di sottolineare l'interpretazione e la storia. A quel tempo, i giullari e trovatori viaggiavano per le corti a spiegare la Storia o gli aneddoti quotidiani dell’epoca raccontando con storie brevi ciò che avevano vissuto o raccontando quello che avevano sentito dire. Però ho preferito aggiungere alle canzoni il suono del basso-chitarra, un suono più moderno, che ti carica, invece di eseguirle con un gruppo di musica antica (clavicembalo, flauti, percussioni, tromba...).
Nel mio lavoro precedente ho dato priorità alla musica più che alle parole. Volevo essere uno strumento in cui la melodia, piuttosto che la parola fosse la protagonista. Questa volta il processo è inverso: la musica cresce sul repertorio di fiabe e racconti mitici e popolari, che in sostanza non la necessitano, ma che comunque ne beneficeranno ».

 
identità catalana e ladina, fra parole musica e immagini