Sarà operativo dal 2015 il nuovo Intergruppo europeo in materia di minoranze tradizionali, comunità nazionali e lingue
E’ ufficiale. Il Parlamento Europeo avrà un intergruppo sulle lingue regionali per la legislatura 2014-2019. Lo ha stabilito la Conferenza dei presidenti nella seduta dell’11 dicembre approvando tra gli altri l’Intergruppo Minoranze tradizionali, comunità nazionali e lingue (Traditional minorities, National communities and Languages).
L'Intergruppo, un'organizzazione multipartitica che lavora alla promozione delle lingue regionali in ambito europeo, entrerà in funzione nel 2015. Rimane da decidere chi ne sarà il presidente.
Questi tavoli di confronto non hanno di per sé potere legislativo e non possono esprimere il punto di vista del Parlamento europeo poiché non ne sono organi. Sono comunque importanti perchè al loro interno si concretizzano scambi di opinioni informali su un ampio ventaglio di specifiche tematiche e perchè hanno un indiretto effetto unificante sul Parlamento Europeo, in quanto vi si confrontano rappresentanti della sinistra radicale e membri dei partiti liberali.
E' un segnale molto positivo che le diverse famiglie politiche europee abbiano finalmente deciso di lavorare insieme per la promozione delle lingue regionali d'Europa. Va infatti sottolineato che non tutte le proposte per la creazione di un intergruppo hanno successo. Ci sono state più di 70 proposte nella definizione di questo periodo legislativo, ma tra queste solo 28 sono state accolte, una in più rispetto al precedente (2009-2014). La creazione di un intergruppo non è poi così semplice come potrebbe sembrare. Oltre ad essere in cima alle richieste di tre Deputati, il soggetto trattato dal gruppo deve sollecitare l'interesse dei principali gruppi politici, per avere poi garantito il loro sostegno durante tutto il processo di formazione.
(Fonte: NPLD, Network to Promote Linguistic Diversity)