Pubblicato dal Consiglio d'Europa un nuovo rapporto sullo stato di applicazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie in Croazia
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha pubblicato il 15 aprile, nell'ambito di un quinto ciclo di monitoraggio, un nuovo rapporto di valutazione sullo stato di applicazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie in Croazia.
La Carta, strumento europeo di protezione e promozione delle lingue delle minoranze nazionali tradizionali, prevede infatti come proprio sistema di controllo, la predisposizione da parte degli Stati aderenti, di un rapporto periodico, per precisione triennale, in merito alle misure adottate per attuare le disposizioni in essa indicate. E' però un comitato di esperti indipendenti ad analizzare queste relazioni e a provvedere alla stesura di un rapporto finale, dopo opportune verifiche e raccolte di informazioni anche in loco.
Nel documento, il Consiglio d'Europa dichiara di apprezzare il clima positivo di dialogo che si è potuto instaurare con le autorità croate in materia di tutela delle lingue minoritarie ed elogia le istituzioni del paese per aver esteso l'applicazione della Carta anche alle lingue tedesca, slovena e romaní.
Accoglie inoltre con favore l'adozione da parte delle autorità croate di un nuovo Piano d'Azione per l'attuazione della legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali, un piano che contribuisce a creare un clima favorevole per il conseguimento di obiettivi concreti e misurabili nel campo della promozione delle lingue minoritarie. Tuttavia, sottolinea che il Piano d'Azione non copre tutti gli impegni assunti dalla Croazia in virtù della Carta e auspica che vengano presi dei provvedimenti anche in tal senso.
(15 maggio 2015)