Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Lingue minoritarie in Spagna

Pubblicato dal Consiglio d'Europa un nuovo rapporto sullo stato di applicazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie in Spagna


Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha pubblicato il 21 gennaio, nell'ambito di un quarto ciclo di monitoraggio, sei raccomandazioni nei confronti delle autorità spagnole in merito allo stato di applicazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, oltre al rapporto del comitato di esperti che ha valutato le misure adottate dalla Spagna per attuare le disposizioni indicate nella Carta.
Il rapporto conferma che le autorità spagnole hanno scelto un livello molto elevato di tutela delle lingue co-ufficiali delle comunità autonome e sottolinea che l'attuazione degli impegni vincolanti adottati dalla Spagna in base alla Carta è notevolmente migliorata negli ultimi anni, compresi gli impegni che sono di competenza delle comunità autonome.
Tuttavia il rapporto mette anche in luce delle problematiche importanti.
La legislazione sul diritto di ottenere che i procedimenti giudiziari e amministrativi siano condotti nella lingua regionale pertinente non è stata modificata in modo da garantire l'esercizio di tale diritto, su richiesta di una delle parti; inoltre, l'uso delle lingue regionali in alcuni settori dell'amministrazione statale e nei servizi pubblici, in particolare nel campo della salute, soffre di una mancanza di personale che conosca queste lingue.
Per quanto riguarda il modello di educazione trilingue introdotto in diverse comunità autonome - in particolare nelle Isole Baleari, in Galizia e nella Comunità Valenzana - il rapporto sottolinea la necessità di vigilare per garantire che questo modello non danneggi l'opportunità di istruzione nelle lingue regionali o minoritarie.
Nella maggior parte delle comunità autonome, sono necessari ulteriori sforzi nel campo della stampa e dei media audiovisivi, per garantire la copertura su tutta la regione. Il rapporto chiede inoltre una maggiore cooperazione nei settori dell'istruzione e dei media audiovisivi tra le comunità autonome in cui si parlano le stesse lingue o lingue simili.
Il rapporto rileva progressi per quanto riguarda l'insegnamento della lingua basca sia nel Paese Basco che in Navarra. Tuttavia, nella Comunità autonoma basca, la bassa percentuale di persone che padroneggiano la lingua pone dei problemi nei settori della giustizia, di polizia, della salute e del welfare.
La commissione indica che il graduale declino dell'insegnamento del galiziano in Galizia desta preoccupazione tra i parlanti. Inoltre, la legislazione vigente limita ad un massimo del 50% l'uso del galiziano nell'istruzione.


Da sapere

La Carta europea per le lingue regionali o minoritarie è una convenzione per la protezione e la promozione delle lingue regionali o minoritarie storiche. Un comitato di esperti indipendenti ne controlla l'attuazione negli Stati che vi hanno aderito e redige regolarmente dei rapporti contenenti delle raccomandazioni rivolte alle autorità di competenza.
La convenzione, che la Spagna ha ratificato nell'aprile 2001, fornisce una protezione specifica per le lingue co-ufficiali delle comunità autonome: il catalano nelle Isole Baleari, il basco nel Paese basco, l'aranese e il catalano in Catalogna, il galiziano in Galizia, il basco in Navarra e il valenziano nella Comunità Valenzana. Inoltre, la convenzione garantisce una protezione più generica al galiziano e al leonese nella Comunità di Castiglia e León, all'aragonese in Aragona, all'asturiano e al gallego-asturiano nelle Asturie.

(4 febbraio 2016)