Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Salvaguardia della diversità linguistica in Europa

Il presidente della Rete NPLD ha incontrato il Commissario europeo per l'Istruzione e la Cultura con concrete proposte di azione a favore di un approccio inclusivo al multilinguismo

Da sinistra: Patxi Baztarrika, Tibor Navracsics, Sabrina Rasom e Alex Riemersma
Da sinistra: Patxi Baztarrika, Tibor Navracsics, Sabrina Rasom e Alex Riemersma


"Le proposte di azione di NPLD sono in linea con il programma di lavoro della Commissione". Queste sono state le parole pronunciate dal Commissario europeo per l'Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport, Tibor Navracsics, nella riunione del 14 luglio scorso con il presidente di NPLD nonchè Viceministro per le politiche linguistiche del Paese Basco, Patxi Baztarrika. L'incontro, il primo tenutosi tra il Presidente di NPLD e il Commissario, è stato utile per presentare il lavoro sviluppato da NPLD in termine di promozione, visibilità e profilo delle lingue europee costituzionali, regionali e appartenenti a realtà statali minori.
Baztarrika, insieme alla Vicepresidente di NPLD Sabrina Rasom, rappresentante della comunità ladina della Val di Fassa, e ad Alex Riemersma della comunità Frisone dei Paesi Bassi, ha presentato al Commissario Navracsics la “Roadmap to Promote Linguistic Diversity”, un importante documento elaborato da NPLD che contiene il programma di lavoro del network, una proposta con concrete azioni politiche per un approccio inclusivo al multilinguismo, al di là delle 24 lingue ufficiali dell'UE, approvato da tutti i suoi 36 membri, che includono 14 governi tra regionali e nazionali, oltre a 22 associazioni e università. "Siamo in grado di aiutarvi a implementare la vostra “tabella di marcia” e possiamo trovare potenziali vie di collaborazione" - ha assicurato il Commissario.
Nel corso della riunione, il Presidente Baztarrika ha voluto evidenziare il calo di interesse rilevato a livello europeo nelle questioni relative alla diversità linguistica e ha riportato alcuni esempi a supporto della sua valutazione. Lingue come il gallese, il catalano, il basco, il corso, il bretone, il frisone, il ladino o il friulano, per citare solo alcune delle lingue europee, non possono partecipare alle iniziative dell'UE, come ad esempio al concorso per giovani traduttori Juvenes Traslatores, alla banca dati terminologica IATE o alla Piattaforma di supporto linguistico online della Commissione, in quanto non lingue ufficiali dell'UE. "Dato il crescente numero di cittadini europei che si allontanano dall'idea di un progetto europeo, diventa di fondamentale importanza l'adozione di politiche linguistiche più inclusive, in cui tutte le comunità linguistiche siano rappresentate e possano partecipare in condizioni di parità al progetto europeo" - ha sottolineato Baztarrika.
Il Commissario Navracsics si è dimostrato molto ricettivo nei confronti delle idee riportate dal Presidente Baztarrika e ha annunciato che una delle priorità della Commissione per il prossimo anno sarà il lancio di un dibattito circa l'importanza dell'alta formazione per promuovere le lingue e le culture locali e minoritarie come fonte di coesione sociale, forza economica e sviluppo regionale. (18 luglio 2016)



Da sapere:

La Rete per per la Promozione della Diversità Linguistica (NPLD) è una rete europea che opera nel settore delle politiche e della pianificazione linguistica in favore di lingue costituzionali, regionali e di piccoli Stati in tutta Europa (CRSS - Constitutional, Regional, Small-State).
Membri della Rete sono amministrazioni governative, sia statali che regionali, università, istituti di ricerca e associazioni. La Rete NPLD opera al fine di assicurare che tutte le lingue parlate in Europa - siano esse internazionali, nazionali, regionali, minoritarie, in pericolo di estinzione o parlate da migranti - siano considerate bene prezioso e fonte di sviluppo personale, sociale ed economico, da sostenere e promuovere.
NPLD sta attualmente lavorando su diverse linee di azione:

  • collegare tra loro le lingue CRSS con fini di crescita, occupazione e competitività;
  • garantire un'effettiva integrazione dei migranti attraverso una politica di pianificazione multilingue (lingue statali, regionali, ma anche dei migranti);
  • collegare le lingue CRSS alle nuove tecnologie e ai social media;
  • far crescere la consapevolezza dell'importanza di tutte le lingue per lo sviluppo personale e sociale, nonché per la coesione sociale e la comprensione reciproca.

Queste "linee guida" sono incluse nella European Roadmap for Linguistic Diversity, il principale documento operativo di NPLD per le annualità 2016-2020 , che si prefigge di aumentare il profilo e la visibilità di tutte le lingue d'Europa e di includerle nelle politiche dell'UE per la crescita, il progresso, la coesione sociale e il dialogo.
La Rete NPLD ha la sua base a Bruxelles.