Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Il Portogallo e la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie

Il governo portoghese sta valutando le implicazioni di una futura possibile sottoscrizione della Carta prima di un'eventuale discussione in Parlamento

Alle riunioni tra esperti e parti interessate dell'amministrazione nazionale e locale, del mondo accademico e della società civile che si sono svolte a Miranda do Douro il 14 e 15 dicembre 2017, il Segretario di Stato per l’Istruzione portoghese, João Costa, ha dichiarato che il Governo sta lavorando con le Autonomie, le scuole e il Consiglio d'Europa per valutare le condizioni necessarie da cui partire per un’eventuale firma della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie.
Il Segretario di Stato Costa ha affermato anche che il Governo è impegnato a garantire "una società più democratica e inclusiva", in particolare per quanto riguarda la salvaguardia dei "diritti linguistici" in Portogallo e che per questo sta valutando le implicazioni di una futura sottoscrizione della Carta, informandosi sulla realtà delle esperienze e delle posizioni di altri Paesi prima di intraprendere qualsiasi decisione interministeriale e discussione in Parlamento.
Il Portogallo è uno dei 14 membri del Consiglio d'Europa che non ha firmato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie: se lo farà, dovrà poi anche provvedere alla ratifica della Carta al suo interno cosa che, come risaputo, non si è ancora realizzata nemmeno in Italia.
Al seguente link è possibile visionare una lista dei Paesi membri del Consiglio d’Europa che hanno firmato o ratificato la Carta: www.coe.int/en/web/conventions/full-list/-/conventions/treaty/148/signatures
(13 marzo 2018)