Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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La Germania e la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie

Secondo un gruppo di esperti, nella Repubblica Federale di Germania occorre migliorare l'insegnamento e la promozione delle lingue regionali e minoritarie

Nel sesto rapporto sulla Germania, il Comitato di esperti della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie accoglie con favore le misure adottate per proteggere e promuovere le lingue regionali o minoritarie (danese, sorabo inferiore, sorabo superiore, frisone settentrionale, frisone orientale, basso tedesco e romanì), compresi gli interventi legislativi e le strategie volte a rafforzare la posizione di queste lingue nell'istruzione, nell'amministrazione e nei media.
Mentre le autorità federali esercitano determinate responsabilità e rivestono un ruolo di coordinamento, la competenza per l'attuazione della Carta in Germania risiede principalmente negli Stati federati (Länder).
In seguito a una visita effettuata nel maggio 2018 e a un confronto con i rappresentanti del governo e della società civile sui progressi compiuti dal suo precedente rapporto, il Comitato di esperti dichiara che quello della tutela e promozione delle lingue regionali e minoritarie è un argomento che riceve una “costante attenzione” da parte delle autorità tedesche.
Gli esperti elogiano i Länder per le iniziative positive, tra le quali, ad esempio, quella dello Schleswig-Holstein che ha modificato la sua Costituzione e ha posto le scuole di minoranza danesi su un piano di parità con le scuole pubbliche in termini di accesso ai finanziamenti. Elogiano inoltre un emendamento all’Atto di Amministrazione Statale che consente la presentazione di domande o documenti in basso tedesco, frisone settentrionale o danese alle autorità nazionali, regionali o locali.
Nonostante gli sviluppi positivi, gli esperti evidenziano la necessità di un miglioramento nel settore formativo scolastico del sorabo inferiore, del frisone settentrionale, del frisone orientale, del basso tedesco e della lingua romanì. E per tutte le lingue regionali e minoritarie la vera “sfida” odierna rimane quella di garantire un numero sufficiente di insegnanti qualificati.
Nei settori giudiziario ed amministrativo, l'uso delle lingue regionali o minoritarie dovrebbe essere rafforzato. Se da una parte il rapporto elogia la diffusione di segnaletica bilingue, dall’altra evidenzia come troppo raramente sia praticato l'uso di queste lingue da parte delle stesse autorità statali durante il lavoro o la stesura di documenti.
Tra le altre questioni sollevate dal report, emerge la necessità di un maggiore uso delle lingue regionali o minoritarie nei mezzi di comunicazione, soprattutto televisivi, e di come l'uso di queste lingue minori nelle strutture di assistenza sociale stia "diventando sempre più importante", richiedendo così "un approccio più strutturato" per migliorare la situazione.
Il rapporto richiama inoltre ad una più stretta collaborazione tra i Länder in cui siano tutelate le medesime lingue. Il Comitato di esperti sottolinea poi la necessità di un maggiore monitoraggio per valutare nel tempo l’andamento della formazione scolastica in lingua minoritaria.
(febbraio 2019)