Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

Logo stampa
 
Minoranze linguistiche
Condividi: Facebook Twitter
 
 

La Serbia e la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie

Secondo il nuovo rapporto sull'applicazione della Carta nella Repubblica di Serbia, le autorità dovrebbero impegnarsi per incrementare l'insegnamento delle lingue minoritarie

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha pubblicato, nell'ambito di un quarto ciclo di monitoraggio, un nuovo rapporto sull'applicazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (ECRML) nella Repubblica di Serbia e le relative raccomandazioni alle autorità serbe. La Carta si applica a quindici comunità linguistiche e, nello specifico: albanese, bosniaco, bulgaro, stocavo, croato, ceco, tedesco, ungherese, macedone, romaní, rumeno, ruteno, slovacco, ucraino e valacco.
Gli esperti del Consiglio d'Europa hanno accolto con favore i progressi compiuti nella formazione degli insegnanti di lingue minoritarie, la pubblicazione di libri di testo e la diffusione di nuovi programmi radiotelevisivi pubblici, nonché un considerevole numero di attività culturali in tutte le lingue minoritarie. Tuttavia, ci sono anche motivi di preoccupazione, come le soglie relativamente alte per costituire classi di lingue minoritarie e l'interruzione dell'istruzione prescolastica in romaní. (22 maggio 2019)


Da sapere:
La Carta europea per le lingue regionali o minoritarie è una convenzione per la protezione e la promozione delle lingue regionali o minoritarie storiche. Un comitato di esperti indipendenti ne controlla l'attuazione negli Stati che vi hanno aderito e redige regolarmente dei rapporti contenenti delle raccomandazioni rivolte alle autorità di competenza.
Al seguente link è possibile visionare una lista dei Paesi membri del Consiglio d’Europa che hanno firmato o ratificato la Carta: www.coe.int/en/web/conventions/full-list/-