Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Uno strumento per documentare violazioni e buone pratiche

"Minority Monitor": questo è il nome del nuovo strumento online sviluppato dalla FUEN e presentato in occasione del 70° Congresso di questa organizzazione europea

Al 70° Congresso della FUEN tenutosi in Slovacchia nel mese di giugno è stato presentato il “Minority Monitor”, un nuovo strumento online che può essere utilizzato dalle comunità di minoranza per segnalare casi di violazione dei loro diritti, discriminazioni o condivisione di buone pratiche.
La FUEN è sempre alla ricerca di nuove proposte e progetti, soprattutto ora che la campagna per il Minority SafePack si è conclusa e che l'iniziativa è in buone mani.
Il Minority Monitor è stato istituito per fornire una piattaforma comune per le minoranze nazionali autoctone e le comunità linguistiche in Europa che permetta di rendere pubbliche le violazioni e il mancato rispetto dei loro diritti. In cooperazione con le parti interessate di diversi settori che seguono le minoranze, il progetto multi-partner mira a identificare e analizzare le diverse sfide affrontate dalle varie minoranze in Europa e a monitorare gli sviluppi nelle diverse aree dei diritti delle minoranze.
Alla fine, contribuirà a trovare soluzioni efficaci fornendo esempi mirati di buone pratiche.
Il neo rieletto presidente della FUEN Lorán Vincze, presentando il nuovo strumento in Assemblea, ha detto: “Parliamo sempre di casi di discriminazione e violazione dei diritti ai nostri congressi, ma abbiamo bisogno di trovare uno spazio dove ragrupparli per analizzarli assieme. Il Minority Monitor non solo fa questo, ma presenta anche le migliori pratiche e le soluzioni che altre comunità e stati hanno adottato per problemi simili”.
Il responsabile di progetto Roman Roblek, insieme a Judith Solzina, Jan Diedrichsen e Melek Kırmacı Arık, ha presentato Minority Monitor ai partecipanti al Congresso, che hanno potuto vedere per la prima volta come appare il sito Web e ottenere una spiegazione sul suo scopo e su come potrebbe essere utilizzato.
Il sito contiene già alcuni esempi di casi - alcune discriminazioni, violazioni alle leggi sulle minoranze, ma anche “best practices”: Melek Kırmacı Arık ha presentato un caso di discriminazione affrontato dalla minoranza turca in Grecia, riguardante i diritti educativi dei bambini turchi.
Un altro caso è stato presentato da Judith Solzina sui cartelli bilingui delle autostrade tedesche. Jan Diedrichsen ha presentato la questione del popolo Sami, che vive nelle regioni settentrionali della Norvegia e che sta soffendo a causa di alcuni progetti di energia verde che mettono in pericolo le loro mandrie di renne e non considerano i loro diritti sulla terra. La presentazione trattava le misure legali che possono essere adottate per affrontare un simile problema.
Roman Roblek ha sottolineato il fatto che il team di sviluppo desiderava uno strumento che fosse facile da utilizzare e che fosse anche esteticamente piacevole.
In conclusione, si tratta di uno strumento “vivo” che la FUEN non intende trasformare in un database di problemi, quanto piuttosto in un database di proposte risolutive.