Il "Congresso Permanente della Lingua Occitana" sarà responsabile della regolazione linguistica dell'occitano
A Bordeaux, capoluogo della regione d'Aquitania (Francia, Occitania occidentale), il 16 dicembre 2011 è stata ufficialmente annunciata la nascita del "Congresso Permanente della Lingua Occitana" (Congrès Permanent de la Lenga Occitana, CPLO) che si occuperà della regolamentazione linguistica dell'occitano.
Il CPLO nasce a seguito dell'esperienza di un precedente organismo, l'Aporlòc (Associacion Prefigurativa de l'Organisme de Regulacion de Lenga d'Òc), istituito nel 2010 con lo scopo di delineare le linee guida di un'autorità scientifica indipendente per la lingua occitana, collaborando con varie associazioni, quali l'Istituto di Studi Occitani, le Calandretas (scuole bilingue occitane), l'Istituto di Studi Aragonesi e il Cirdòc.
Il Congresso riunisce le istituzioni e le associazioni storiche dei tre stati europei interessati dalla lingua occitana: Francia, Spagna e Italia.
Il nuovo organismo è supportato dalle regioni di Aquitania, Linguadoca-Rossiglione, Midi-Pirenei e Rodano-Alpi, diverse delle quali hanno recentemente approvato una Carta per la Cooperazione Interregionale, che delinea un quadro generale di azione per l'utilizzo dell'occitano in alcuni settori, come quelli della scuola, dello spettacolo e del patrimonio culturale.
Il Congresso si occuperà principalmente della produzione di strumenti linguistici di riferimento (dizionari, lessici, grammatiche, ecc.), di regolamentazione linguistica e di ricerca scientifica applicata e agirà in maniera che vengano garantiti il rispetto dell'unità e della diversità dell'occitano, la rappresentatività dei territori linguistici di lingua d'Oc, la collegialità delle decisioni, la circolazione delle informazioni.
Leggi la notizia dal giornale online "Nationalia" (in inglese e catalano)