Grande mobilitazione in sei città della Francia e tre dei suoi dipartimenti d'oltremare, in difesa dei diritti linguistici e culturali
Sabato 31 marzo, le regioni e i dipartimenti d'oltremare francesi, dove ancora sono vive le lingue regionali, uniscono virtualmente le proprie voci nel tempo e nello spazio, in nome di una causa comune: a Quimper (Bretagna), Ajaccio (Corsica), Strasburgo (Alsazia), Tolosa (Occitania), Perpignan (Catalogna), Bayonne (Paesi Baschi), così come in Martinica, Guyana francese, Riunione e forse a Amiens (Piccardia) e a Poitiers (Poitou-Charentes), decine di migliaia di manifestanti sono attesi per difendere i diritti culturali e linguistici delle proprie comunità.
L'idea nasce a seguito delle manifestazioni di piazza organizzate negli ultimi due anni dagli occitani. In piena propaganda per le elezioni presidenziali, le associazioni organizzatrici della giornata, insieme alla sede francese dell'Ufficio europeo per le lingue meno diffuse-BELMR / EBLUL (Bureau européen pour les langues moins répandues) e all'Associazione d'incontri inter-regionali di lingue e culture locali, tutte appartenenti alla nuova Rete Europea per l'Uguaglianza Linguistica-ELEN (European Language Equality Network) mandano un appello a tutti i candidati alla presidenza per una legge ad hoc per le lingue e culture regionali e per la ratifica della carta europea delle lingue regionali e minoritarie.
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