Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Luserna e la sua storia recente

Nell'ambito della rassegna "Forti d'inverno", la comunità cimbra trentina ospita una serata di proiezioni e commenti sulla Grande Guerra, venerdì 15 gennaio a Luserna

Le fortezze del Trentino, nell'ambito dei progetti culturali che hanno costellato l'intero 2015 per ricordare la tragedia della prima guerra mondiale, stanno ospitando dallo scorso 22 dicembre la rassegna "Forti d'inverno", proponendo un ampio programma di reading, presentazioni di libri, proiezione di filmati ed eventi vari, in ambientazioni molto suggestive.
Anche la piccola comunità cimbra di Luserna, che al tempo faceva parte dell'Impero Austroungarico, fu teatro di tragici eventi negli anni di quel conflitto, con un primato tristemente degno di nota: vi fu sparato il primo colpo di cannone il 24 maggio del 1915.
Il gruppo di progettazione sul "circuito dei Forti trentini" organizza presso l'Istituto Cimbro la serata "Pellicole in guerra", un viaggio nella rappresentazione cinematografica del primo conflitto mondiale, con materiali girati dal 1914 alla fine della guerra che forniranno interessanti spunti di riflessione e confronto.
L'evento si svolgerà in paese perchè Forte Campo, la struttura che secondo lo spirito dell'iniziativa avrebbe dovuto ospitarlo, è attualmente chiusa per dei lavori di ristrutturazione.
Siete tutti invitati a partecipare!


Quando:
Venerdì 15 gennaio 2016, ore 21.00

Dove:
Istituto Cimbro di Luserna/Kulturinstitut Lusérn
Via Mazzini/Prünndle 5 - Luserna/Lusérn (TN)

Per informazioni:
Istituto Cimbro di Luserna/Kulturinstitut Lusérn
Tel. +39 0464 789645
E-mail: info@kulturinstitut.it

Fondazione Museo storico del Trentino
Tel. +39 0461 230482
E-mail: info@museostorico.it

 


Curiosità:

Forte Cima Campo (Werk Lusérn) era uno dei forti austriaci più potenti e attrezzati dell’intero fronte e per la sua imponenza venne soprannominato “Padreterno” dai soldati italiani. Nell’estate del 1915 subì un pesante bombardamento da parte dell'artiglieria italiana, a seguito del quale il comandante boemo Emanuel Nebesar, convinto di un prossimo e decisivo attacco italiano, fece issare bandiera bianca. La sospensione del fuoco e le bandiere bianche fecero però intervenire le batterie dei forti austriaci Verle e Belvedere che con i loro colpi tentarono di abbattere le bandiere bianche e disperdere l’eventuale assalto della fanteria italiana. Ripristinata la situazione con l'aiuto di volontari, il comandante Nebesar venne destituito e arrestato.