Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Ladini, mocheni e cimbri protagonisti nella revisione dello Statuto

E' l'appello lanciato dall'Autorità per le minoranze linguistiche che ha presentato a Trento la sua relazione annuale per il 2015

Quello delle minoranze linguistiche del Trentino è un mondo piccolo ma molto diverso al suo interno: lo ha evidenziato il Presidente del Consiglio provinciale di Trento nell'incontro di ieri in occasione della presentazione della relazione per l'annualità 2015 dell'Autorità per le minoranze linguistiche.
I problemi rilevati dall'Autorità sono di natura opposta: la comunità cimbra di Luserna torna purtroppo a spopolarsi per mancanza di occasioni lavorative e necessita pertanto di un piano socio-economico mirato; in Val di Fassa l'economia è più ricca, grazie soprattutto al turismo, ma i giovani, di fronte alla necessità di imparare tedesco e inglese, iniziano a chiedersi se valga davvero la pena apprendere anche il ladino; in Val dei Mòcheni, invece, vi sono dei problemi legati alla progettualità scolastica per la continuità di apprendimento della lingua nella scuola media.
Il plurilinguismo, la diversità culturale, sono caratteristiche essenziali per la “salute” di un territorio, è importante che in questi tempi difficili di tagli di risorse si continui ad investire in tutti i sensi, per il valore aggiunto che queste comunità rappresentano per il Trentino.
Non è mancato poi l'appello a ladini, mòcheni e cimbri ad essere protagonisti di questo particolare momento storico attraverso la loro rappresentanza in seno alla Consulta per la riforma dello Statuto.
(Leggi il comunicato stampa dal giornale online del Consiglio provinciale di Trento del 26 maggio 2016)



Da sapere:

L'Autorità per le minoranze linguistiche è un organismo istituito dalla legge provinciale 6 del 2008 e incardinato presso il Consiglio provinciale. Resta in carica 7 anni e viene nominata dal Consiglio provinciale con la maggioranza qualificata dei due terzi dell'aula. L'Autorità ha diverse funzioni e compiti: di consulenza verso la Giunta provinciale, gli enti pubblici locali e il Difensore civico; di vigilanza sulla destinazione delle risorse pubbliche stanziate in favore delle minoranze linguistiche; di verifica dell'efficacia delle normative chiamate ad attuare l'articolo 15 dello Statuto di autonomia (il quale prevede siano assicurati stanziamenti idonei a promuovere la tutela e lo sviluppo delle popolazioni ladine, mòchene e cimbre). Ogni anno l'Autorità presenta una relazione al Consiglio provinciale. In questa legislatura l'Autorità è composta dal presidente Dario Pallaoro (già presidente del Consiglio provinciale) e dalle due avvocate Giada Nicolussi e Luciana Rasom.