Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Comunità ladina di Fassa

Il Comun general de Fascia, in collaborazione con la Scola Ladina, è capofila di un progetto pilota europeo promosso dalla rete NPLD per gli idiomi di minoranza

Il Comun general de Fascia torna a rivestire un ruolo di primo piano in Europa, sul fronte delle lingue minoritarie.
Dopo aver ospitato nel 2017 la Conferenza internazionale dell’NPLD (Network to Promote Linguistic Diversity con sede a Bruxelles, a cui l'ente fassano partecipa dal 2014 quale rappresentante della minoranza ladina nella Provincia autonoma di Trento), a fine agosto la procuradora e senatrice Elena Testor e il Consei de Procura hanno approvato lo schema di accordo attuativo per partecipare all’“European Charter for Regional or Minority Languages - Classroom Activities / Attività didattiche sulla Carta Europea per le lingue regionali o minoritarie”. 
«Si tratta di un progetto avviato dal Comun general in collaborazione con la Scuola Ladina di Fassa e in accordo con l’NPLD - spiega Elena Testor - di grande rilevanza, perché va a sostenere le buone pratiche per la valorizzazione e la salvaguardia delle lingue minoritarie. Quest’ultime devono essere attivate a tutti i livelli, dagli enti territoriali, nazionali ed europei. In una visione di collaborazione con tutte le minoranze per la promozione di azioni concrete per mantenere le specificità che derivano dalla nostra storia».
In particolare, la “Carta Europea” propone precise linee guida su come le lingue regionali o minoritarie dovrebbero essere protette e promosse nella vita di ogni giorno.
«Gli Stati membri - sottolinea la Procuradora - sono invitati a fornire nella lingua di minoranza educazione, servizi stampa radiofonici e televisivi e nell'ambito nei nuovi media, come anche nella pubblica amministrazione. La Carta contribuisce all'integrazione linguistica e culturale, è uno strumento di fondamentale importanza per integrare popoli con background linguistici e culturali diversi». 
Il progetto in questione, di cui il Comun general de Fascia è capofila, è stato elaborato dalla vicepresidente dell’NPLD, Sabrina Rasom, che è anche responsabile dei Servizi linguistici e culturali del CgF. L’iniziativa ha avuto una fase esplorativa a novembre 2018, quando Sabrina Rasom e alcuni insegnanti della Scuola Ladina si sono recati a Strasburgo per approfondire le “Attività didattiche”, al fine di avviare un progetto locale di uso dello strumento, utilizzando i fondi messi a disposizione dal 2019 dall’NPLD, per progetti di politica linguistica fra i membri della stessa rete.
Sabrina Rasom ha concepito e proposto a nome del Comun general un progetto annuale (2019-2020) in collaborazione con la Scuola Ladina di sperimentazione della “Attività didattiche” dal titolo “Pilot project putting into practise a part of the Classroom activities of the European Charter for Regional and Minority Languages”. A quest’iniziativa partecipano scuole di minoranza linguistica in Europa coordinate da: ARLeF (Agenzia regionale per la lingua friulana, Udine), Partium Christian University (Romania - minoranza ungherese), Xarxa Vives d’Universitas di Catalogna, Afûk, Frisia, Paesi Bassi, Università di Udine con il CIRF (Centro Interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli). 
Comun general e Scuola Ladina, quindi, intendono sensibilizzare gli studenti delle scuole di minoranza linguistica, e le loro famiglie, riguardo il valore della diversità linguistica anche di minoranza, i diritti fondamentali dei cittadini che parlano una lingua di minoranza e la partecipazione diretta alle attività per implementare tali idiomi.
Le “Unità didattiche” del Consiglio d’Europa mirano a coinvolgere i locutori nella conoscenza della Carta europea per le lingue regionali o minoritarie, per far diventare questo trattato uno strumento concreto e vivo alla base del diritto fondamentale di ognuno di parlare la propria lingua.
Comun general e Scuola si impegnano così a costituire un gruppo di lavoro, coordinamento e valutazione, composto da Sabrina Rasom e dagli insegnanti che hanno partecipato al viaggio formativo a Strasburgo.
In particolare il Comun general, project leader, ha la responsabilità organizzativa, tecnica e finanziaria e, a livello locale, coordina l’esecuzione degli interventi sviluppati concretamente dagli insegnanti.
La scuola, a sua volta, applica, tra il resto, le “Unità didattiche” sulla “Carta Europea” per le lingue regionali o minoritarie proposte dal Consiglio d’Europa in almeno 3 classi (scelte tra scuola secondaria di primo e secondo grado), accoglie alunni di altra minoranza linguistica per alcuni giorni e coinvolge gli studenti delle classi scelte nella realizzazione di un video (di 60 secondi) sul tema “Cosa significa per te la lingua ladina?”. Gli studenti che creeranno i tre migliori video parteciperanno a uno scambio culturale con una delle minoranze linguistiche coinvolte nel progetto.


Per informazioni:
Comun general de Fascia
Servizi linguistici e culturali
Telefono segreteria + 39 0462 764500 - interno: 4
E-mail: cultura@comungeneraldefascia.tn.it