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Cinquant'anni dopo. In valle dei Mòcheni con Flavio Faganello

Si è conclusa il 29 settembre in Val dei Mòcheni la mostra curata da Roberto Festi e dedicata alle opere del fotografo trentino Flavio Faganello

Mostra Flavio Faganello 2023. Esposizione presso Casa Lenzi (© Alice Zorzin)

Un bilancio finale sicuramente positivo quello dell’esposizione inaugurata il 1 luglio nella Piazza di Palù del Fersina, che ha visto in tre mesi circa 1800 visitatori giunti nella “valle incantata” per ammirare le cento fotografie, molte inedite, provenienti dall'Archivio fotografico storico della Provincia autonoma di Trento e dall'Archivio della famiglia Faganello, presso il Maso Filzerhof (Fierozzo), la Casa Lenzi (Palù del Fersina), ed en plein air, tra le vie di Palù del Fersina. 

Ottimi risultati anche per gli eventi correlati alla mostra dedicati alle letture sceniche con musiche dal vivo di brani tratti da La Valle dei Giganti di Giuseppe Šebesta (1959), con l’attrice Beatrice Elena Festi accompagnata dalla fisarmonica di Michelangelo Felicetti, che hanno registrato una buona partecipazione durante ciascuno dei cinque appuntamenti serali organizzati dalla regia dell'Istituto Culturale Mòcheno.

I magnifici scatti di Flavio Faganello, accompagnati da specifici saggi firmati da esperti di fotografia e amici di Faganello: Franco de Battaglia, Roberto Festi, Valentina Varoli, Matteo Cova, Alice Zorzin e Katia Malatesta, resteranno disponibili e consultabili in un libro di 160 pagine pubblicato da Antiga Editore.

«La mostra – ha affermato il curatore Roberto Festi – ha avuto un ottimo risultato di pubblico, vendita di cataloghi e riscontro da parte della stampa locale e nazionale. Va dato grande merito alle amministrazioni di Palù del Fersina e di Fierozzo e alle collaborazioni dell'Istituto culturale mòcheno, dell'Archivio fotografico della Provincia di Trento e della famiglia Faganello, che hanno creduto in questo progetto e lo hanno portato avanti con grande professionalità. Un omaggio a Flavio Faganello che rimarrà nel tempo e che mi auguro possa contribuire a confermare il suo ruolo di protagonista nel novero dei grandi fotografi italiani del secondo Novecento».

L’iniziativa culturale è stata realizzata dal Comune di Palù del Fersina, Comune di Fierozzo, Istituto Culturale Mòcheno, Associazione Pro Loco Palù del Fersina, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali. Archivio fotografico storico della Provincia autonoma di Trento e con l'archivio famiglia Faganello. L'iniziativa culturale è stata resa possibile grazie al sostegno di: Provincia autonoma di Trento, Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Bim Adige Trento, Cassa Rurale Alta Valsugana, Mediocredito-Investitionsbank, Sant'Orsola S.C.A e con il Patrocinio del Trento Film Festival.

 

 

 

DA SAPERE:
Flavio Faganello (Terzolas, Val di Sole 1933-Trento 2005). All’inizio degli anni Cinquanta, Faganello comincia a collaborare con le redazioni deIl Gazzettino, Alto Adige, l'Adige. In questo periodo, con sensibilità straordinaria, tesse un profondo legame tra la sua professione, la sua terra d’origine e i suoi abitanti. I primi anni Settanta ne definiscono il ruolo di reporter testimone del territorio, un mondo di montagna che ha raccontato e studiato per cinquant’anni, documentandolo con attenzione e passione. I due volumi Solo il vento bussa alla porta (Saturnia, 1970) e Gli eredi della solitudine. Viaggio nei masi di montagna del Tirolo del sud (Saturnia, 1973), realizzati con il giornalista Aldo Gorfer, raccolgono foto-inchieste che lo rendono celebre nella fotografia di documentazione sociale ed etnografica. Negli stessi mesi esce La valle dei Mòcheni (Manfrini, 1971), libro corredato da un ricco apparato iconografico e da testi del sodale Gorfer. È considerato uno dei massimi fotografi trentini del secondo Novecento. Tra i riconoscimenti ricevuti rientrano la Medaglia d’oro nel 1966 conferitagli da La Nazione di Firenze e il Premio ITAS Letteratura di Montagna vinto due volte: nel 1974 con Gli eredi della solitudine. Viaggio nei masi di montagna del Tirolo del sud e nel 1993 con Trentino-Alto Adige. Il mio mondo.