Sabato 28 giugno su un antico percorso che unisce la Lessinia veronese alla Vallarsa trentina
Forse non tutti sanno che la Vallarsa e i comuni con essa confinanti, ossia Trambileno, Noriglio, Terragnolo, Posina, Valli del Pasubio, Recoaro e Val dei Ronchi presso Ala, in passato erano abitati da popolazioni tedesche e che, insieme a questi territori, essa costituiva il cosiddetto “corridoio cimbro” che collegava Luserna (altopiano di Folgaria) e i “Sette Comuni Cimbri Vicentini” (altopiano di Asiago) con i “Tredici Comuni Cimbri Veronesi” (monti Lessini), dove ancora oggi, come noto, si parla un antico dialetto bavarese di origine medievale, detto comunemente “cimbro”.
Terre con una storia comune quindi, che affondano le origini nelle migrazioni di coloni tedeschi che tra la fine dell’XI secolo e i primi anni di quello successivo, su sollecito dei signori feudali di pianura, si stabiliscono in queste zone impervie e incolte.
E' da queste premesse che nasce l'idea della "camminata cimbra”, un percorso che unisce idealmente i due comuni del Veneto e del Trentino che si trovano a condividere uno stesso toponimo: Kampsilvan/Camposilvano. Questo il nome di uno degli antichi XIII Comuni Cimbri della Lessinia nel Veronese che, secondo una tradizione non ancora spenta, deriverebbe da Silvan, un condottiero di stirpe germanica che qui si sarebbe accampato provenendo da un altro luogo del Trentino che porta per l'appunto lo stesso nome: Kampsilvan/Camposilvano di Vallarsa/Brandtal.
I "camminatori" partiranno all’alba di sabato 28 giugno da Camposilvano in Lessinia, per arrivare nel pomeriggio a Camposilvano, ai piedi delle Piccole Dolomiti.
A dare loro il benvenuto alle ore 14.00 sull’alpe di Campogrosso (antico confine tra Tirolo, Vicenza e Verona) saranno i “Vallarsèr”, gli abitanti della Vallarsa trentina, con i loro antichi costumi cimbri, che si uniranno quindi al gruppo fino a Kampsilvan/Camposilvano; qui sarà possibile ammirare l’affresco eseguito nel 1635 da un pittore cimbro, proveniente appunto dalla Lessinia. Il dipinto, realizzato su incarico del nobile Dominus Domnicus del fu Christoff Solda’ detto Stoffella, raffigura una Madonna con bambino tra San Carlo Borromeo (a cui è dedicata la chiesa di Kampsilvan veronese) e una figura maschile con giavellotto, cappello e mantello rosso, che sembra ricordare il condottiero della leggenda.
La giornata si concluderà allegramente con una cena comune insieme al Sindaco di Vallarsa/Brandtal.
Per informazioni:
Gruppo Costumi Storici Valli del Leno
Parrocchia di Vallarsa - 38060 Vallarsa (TN)
E-mail: leno.laim@gmail.com