Il direttore dell’Istituto Culturale Ladino di Fassa ha ricevuto a Buja, in Friuli, un riconoscimento per l’impegno artistico, culturale e umanitario a servizio della comunità
A Santo Stefano di Buja si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di consegna del Premio Regionale friulano “Nadâl Furlan”, prestigioso riconoscimento istituito dal Circolo Culturale Laurenziano di Buja, in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Udine, la Società Filologica Friulana, la Pieve di S. Lorenzo, Pro Buja e col patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Udine e il Comune di Buja.
Si tratta di un premio destinato a persone che si sono distinte per il loro impegno umanitario, artistico e culturale a servizio della comunità friulana e dal 1978 fino ad ora è stato assegnato a 138 personalità tra le quali spiccano nomi come David Maria Turoldo (1916-1992) e Francesco (Pre Checo) Placerean (1920-1986), al quale è dedicato l’Istitut Ladin Furlan.
Quest’anno tra gli insigniti del premio non c’erano solo personalità friulane, ma anche un esponente della comunità ladina di Fassa: Fabio Chiocchetti. direttore dell’Istituto Culturale Ladino “majon di fascegn”.
La designazione dei premiati è fatta da una commissione del Circolo Laurenziano che esamina le candidature presentate; quella di Chiocchetti era stata proposta da un’altra persona di spicco nel panorama culturale e linguistico friulano, il giornalista e scrittore Renzo Balzan, fondatore del periodico “Ladins dal Friûl”, creato per mantenere i contatti con i popoli ladini delle Alpi. Purtroppo Balzan, anch’egli insignito del premio “Nadal Furlân” in una delle edizioni precedenti, è scomparso l’8 novembre scorso.
La commissione ha accolto la candidatura di Chiocchetti per la “notorietà di cui gode in tanta parte del mondo culturale friulano, per i suoi diversi lavori e ricerche svolte anche in Friuli, in particolare con la Società Filologica Friulana”. La Commissione ha visitato la Valle di Fassa, rimanendo colpita dalla produzione dell’Istituto Ladino e dalla bellezza del suo Museo. Dall’elenco delle opere e interventi di Chiocchetti nei filoni della linguistica, della letteratura e della ricerca, valorizzazione e promozione della musica,ha evidenziato soprattutto lo studio su “Il canto popolare ladino: Dolomiti, Val di Non, Friuli orientale”. Nella lunga motivazione il Circolo Laurenziano e la Giuria non dimenticano l’impegno appassionato anche all’interno dell’Union di Ladins di Chiocchetti, cui assegnano il premio “Nadâl Furlan” volgendo lo sguardo anche oltre i confini del Friuli “nell’ottica della promozione degli interscambi tra le realtà ladine e, in generale, tra le minoranze etniche nell’Europa dei popoli”.
Chiocchetti ha ringraziato per il premio, ricordando con commozione l’amico Renzo Balzan e augurandosi che la proficua collaborazione tra i ladini dolomitici e i “cugini” friulani possa proseguire e crescere.
Durante la cerimonia, aperta dalla Presidente del Circolo e del Premio, Gloria Aita, sono stati premiati anche: Federico Marconi, architetto friulano di fama internazionale; Odorico Serena, primo ispettore per la scuola materna nominato in Italia, docente ed educatore, poeta e promotore della lingua e cultura friulana; Alain Schiratti, che ha donato un rene alla moglie e Valter Sivilotti, celebre musicista, compositore di opere di successo, anche in collaborazione con Simone Cristicchi tra cui “Magazzino 18”, “Carmina Balcanica” e “Orcolat 76”.
Un brano tratto proprio da quest’ultimo spettacolo, dedicato al terremoto in Friuli, è stato proposto suscitando la commozione del pubblico dal coro di voci bianche “le Semicrome”, che ha allietato la premiazione con alcuni brani natalizi.
(12 dicembre 2016)