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Comunitą arbėreshe d'Italia

All'inizio di dicembre, l'Universitą della Calabria ha sollecitato in un convegno il rilancio della cultura arbėreshe in Italia per nuove interazioni in area balcanica e mediterranea

Convegno sul tema "Arberia, un'antica identitą culturale da rilanciare per creare nuove interazioni tra l'area Balcanica e quella Mediterranea", Universitą della Calabria, Cosenza, 1 dicembre 2016

Promuovere e rilanciare il patrimonio identitario e culturale delle comunitą arbėreshe d'Italia e instaurare nuove e proficue relazioni con i Paesi dell'area mediterranea e dei Balcani (Albania e Kossovo, in primis, ma anche Macedonia, Grecia e Montenegro) che in passato hanno avuto rapporti intensi e stabili con le comunitą albanofone insediatesi nel nostro Mezzogiorno.
Del valore universale e delle relazioni di natura socio-culturale, religiose ed economiche tra l'Italia, l'Albania e il Kossovo si č parlato giovedģ 1 dicembre presso l'Aula Magna dell'Universitą della Calabria in un importante Convegno sul tema "Arberia, un'antica identitą culturale da rilanciare per creare nuove interazioni in area balcanica e mediterranea". Il Convegno č stato promosso dalla "Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo" ed č stato organizzato dall'UNICAL, attraverso l'Ufficio Relazioni Internazionali in collaborazione con la Fondazione Universitaria "Francesco Solano" e la Sezione di Albanologia. L'obiettivo primario del Convegno č stato quello di promuovere e rilanciare il patrimonio culturale degli Albanesi d'Italia coinvolgendo le Universitą, le Associazioni, gli Istituti e le Fondazioni Culturali, assieme alla Chiesa Arbėreshe di rito bizantino che ha la sua Eparchia a Lungro, agli Enti locali (Regione, Provincia e comuni) e alle associazioni di imprese. In apertura il Magnifico Rettore, prof. Gino Mirocle Crisci, dopo i saluti istituzionali, ha sottolineato l'importanza dell'interazione fra il mondo Accademico e le Istituzioni pubbliche e private e la necessitą di migliorare i collegamenti tra paesi diversi abbreviando le distanze geografiche esistenti. Importante il contributo offerto ai lavori dall'avv. Rinaldo Chidichimo, portavoce dell'associazione turistica "Arco Jonico" e delegato dell'Ufficio di Rappresentanza per la Calabria della Fondazione "Terzo Pilastro", il quale ha illustrato la storia e gli obiettivi della Fondazione e ha ricordato il contributo culturale e politico che gli uomini di estrazione arbėreshe hanno dato all'Italia citando Costantino Mortati, Francesco Crispi e Antonio Gramsci. Ha inoltre ricordato come le popolazioni di origine albanese viventi in Italia, in Calabria, ed in particolare nella provincia di Cosenza, siano custodi di valori culturali e identitari quali l'antica lingua, gli usi, i costumi, il folklore e le tradizioni che rischiano di andare perduti senza interventi mirati a garantirne la sopravvivenza. Chidichimo, battendo su un tasto a lui caro anche come operatore turistico, ha concluso evidenziando «la lontananza fisica della Calabria dal cuore pulsante d'Europa a causa di collegamenti stradali, ferroviari e aerei inadeguati» e sollecitando i tanti studenti presenti «ad essere liberi, mai sudditi, ma protagonisti del loro futuro». Sono quindi seguite le relazioni tematiche dei proff. Francesco Altimari, Alberto Ventura e del Pro-Rettore Luigi Filice. Al Convegno, oltre al Vice-Ministro Albanese Gjon Radovani, agli l'Ambasciatori della Repubblica d'Albania, della Repubblica del Kossovo in Italia e della Repubblica Italiana in Albania, hanno preso parte delegazioni del mondo accademico italiano, albanese e kossovaro, del FAI (fondo ambiente italiano) sezione regionale della Calabria, sindaci e amministratori dei comuni arbėreshe della provincia e dell'Alto Jonio cosentino.