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Antiche tradizioni cimbre

A Giazza/Ljetzan, sui monti Lessini veronesi, è tornata a fumare anche quest'anno la tradizionale carbonara cimbra (in Haufe)


Tradizionale carbonara cimbra nel borgo di Giazza/Ljetzan (Foto di Sigfrido Corradi)


L’Altopiano della Lessinia una volta veniva chiamato la Montagna alta del carbon, proprio perché, fin dal Medioevo, i boscaioli cimbri che vi abitavano producevano carbone grazie a un metodo di antica tradizione: quello della "carbonara" o “ koulgruabe”.
Durante la stagione invernale, la legna raccolta veniva infatti venduta direttamente o trasformata in carbone: su una piazzola pianeggiante e rotonda di circa tre metri di diametro si accatastava ben bene la legna a forma di cono che si ricopriva poi di foglie e terra; da sopra si  immettevano quindi in un apposito incavo che faceva da camino, delle braci accese che in circa 70 ore trasformavano la legna in carbonella, eliminandone il 70% del peso senza ridurne il potenziale calorico.
E questo antico sapere è tenuto vivo ancora oggi a Giazza/Ljetzan, una frazione del Comune di Selva di Progno, l’ultimo paese dove ancora qualcuno parla il Taucias gareida, l’antica lingua cimbra. Qui, un volonteroso oste, Nello Boschi e la sua famiglia producono carbone secondo la tradizione, per cucinare poi piatti dal sapore unico e speciale.
La moderna tecnologia si avvicina alla tradizione, e permette già da qualche anno di seguire da lontano le fasi della cottura, grazie ad una webcam messa a disposizione per l’evento, direttamente dal sito www.altalessinia.com.


Per informazioni:
Osteria Ljetzan
Tel. 045 7847026
E-mail: osterialjetzan@tiscali.it
www.facebook.com/Carbonari-di-Giazza-Koular-un-Ljetzan


Per approfondimenti sui cimbri della Lessinia:
www.cimbri.it