Il 26 ottobre nella comunità arbëreshe di San Demetrio Corone/Shën Mitri, nella provincia calabrese di Cosenza, si festeggia la festa patronale
A San Demetrio Corone/Shën Mitri il 26 ottobre, con una serie di manifestazioni civili e religiose, si festeggia la festa patronale di San Demetrio Megalomartire.
Le strade del paese vengono illuminate a giorno, la banda musicale suona in tutti i rioni, il cavallo del santo patrono “KALI I SHEN MITRIT”, costruito con stecche di canna, ricoperte di carta velina colorata, viene portato in giro per le strade cittadine da due uomini, visitando case e negozi.
La processione è aperta dallo stendardo che viene messo all’asta davanti al Palazzo Municipale. Agli aggiudicatari dell’incanto vanno tutte le offerte devolute allo stendardo durante le processioni dell’anno. I balconi, al passaggio del santo, vengono adornati con le più preziose coperte.
Il primo giorno di ottobre, alle sei del mattino sono i fuochi pirotecnici a svegliare la popolazione, mentre nell’ottava della festa i tradizionali giochi popolari (corsa con gli asini, l’albero della cuccagna, corsa con i sacchi, tiro alla fune ecc.) divertono tutti i cittadini presenti.
Da sapere: la Chiesa Matrice di San Demetrio Corone
La fonte più attendibile racconta che Demetrio nacque verso la metà del III secolo a Tassalonica, attuale Salonicco. Fu ucciso per ordine dell’imperatore Galerio nel 304 assieme al suo discepolo Nestore, perché entrambi cristiani.
La chiesa matrice onora Demetrio con il titolo di MIROVITOS, perché dalla sua tomba stillava il miracoloso MYRON (olio profumato), atto a sanare qualsiasi infermità: per questo motivo il Santo fu soprannominato Miroblita (che lascia colare olio profumato).
Il culto del Santo è diffusissimo in Oriente. In epoca bizantina esistevano a Costantinopoli nove chiese ed un monastero a lui dedicati; venivano coniate monete con la sua effigie e alla processione della festa partecipava l’imperatore con tutta la corte.
Attualmente la basilica più maestosa eretta in suo onore si trova a Salonicco (Grecia), mentre altri edifici di culto sono ubicati in Bulgaria, in Jugoslavia, in Romania, in Ungheria e in Russia. In Italia due comuni portano il suo nome: San Demetrio Corone (Cosenza) e San Demetrio ne’ Vestini (L'Aquila).
La chiesa matrice di San Demetrio Corone dedicata al Santo Patrono esisteva come cappella nel promontorio naturale del paese prima della venuta degli albanesi.
Gli albanesi, perciò, non fondarono ma ripopolarono ed incrementarono il casale di Sancti Dimitri, risultandone però da subito il gruppo etnico prevalente per numero di abitanti.
(Fonte: arbitalia.net)