La fondazione universitaria Solano si è fatta portavoce tra arbëreshë, grecanici, griki e occitani del Meridione dell'iniziativa a favore delle minoranze nazionali europee, contribuendone al successo
Lea Ferrara, una gentile signora arbëreshe di Piana degli Albanesi residente in Trentino: è lei il sottile filo rosso che ha unito la terra trentina a quella calabra, e attraverso questa alle altre terre del Meridione abitate da minoranze linguistiche storiche, che fanno molta fatica a vedere attuate nei propri territori le indicazioni contenute nella legge quadro 482 del 1999 che disciplina in Italia la tutela di queste comunità linguistiche.
Ed è stato poi un docente dell'Università della Calabria, il professor Francesco Altimari, nella sua veste di presidente della Fondazione universitaria "Francesco Solano" ad accogliere e rilanciare il pacchetto di proposte contenute nel'iniziativa Minority SafePack, rivolgendosi ai Comuni, alle eparchie bizantino-greche di Lungro e di Piana degli Albanesi, alle scuole e ai rappresentanti delle tante associazioni attive in Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia, invitandoli a sottoscrivere la petizione popolare europea.
Oggi tutti noi, appartenenti o no ad una comunità di minoranza linguistica, possiamo dire che ce l'abbiamo fatta: che un mattone importante è stato posato nella costruzione dell'Europa che vogliamo, rispettosa della preziosa diversità culturale e linguistica dei popoli che in essa vogliono essere rappresentati.