Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Il friulano in RAI

Giovedì 9 maggio il Presidente della Società Filologica Friulana si è recato a Roma per un'audizione presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa della Società Filologica Friulana.

Occorre stabilità, continuità e qualità nell’erogazione del servizio pubblico radiotelevisivo
Invitato dal Sen. Vito Claudio Crimi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Prof. Federico Vicario, Presidente della Società Filologica Friulana, si è recato a Roma giovedì 9 maggio in audizione presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria. In tema di convenzione tra lo Stato e la Rai per l’erogazione del servizio pubblico e, nello specifico, sulla presenza della lingua friulana nell’offerta radiofonica e televisiva del concessionario pubblico, il Prof. Vicario ha presentato una serie di riflessioni e istanze al Sottosegretario, ai dirigenti della Rai e ai funzionari del Ministero presenti all’incontro. Molto importante è dare piena attuazione al dettato della legge 482 del 1999, che proprio a dicembre giunge ai vent’anni dall’approvazione, legge che prevede misure di promozione delle lingue regionali nei tre fondamentali settori delle pubbliche amministrazioni, della scuola e dei mezzi di comunicazione di massa.
«Il clima dell’incontro è stato senz’altro molto cordiale e positivo – riferisce Vicario – e ho potuto illustrare quelle che sono le attese della comunità friulana su questo delicato tema. Traguardo, per noi, è sicuramente il livello di presenza in Rai garantito ad altre lingue, come lo sloveno, il tedesco o il ladino, un livello che si può raggiungere rinforzando la programmazione radiofonica, già presente da anni, e avviando quella televisiva. Bisognerebbe istituire un canale radiofonico “ter” dedicato alla programmazione in friulano e utilizzare il canale 103 del digitale terrestre per dare informazione giornaliera (TGR) e trasmettere programmi culturali e per i bambini. Occorre stabilità, continuità e qualità nell’erogazione di questo servizio: ci sono ottime competenze, già presenti, da valorizzare.»
Molto importante sarà il ruolo della Regione autonoma, chiamata ad essere protagonista in questo percorso, e la collaborazione delle istituzioni pubbliche e private a vario titolo interessate nel settore.
«Tengo davvero a ringraziare tutti quelli che ho sentito in questi giorni e che hanno condiviso con me i contenuti e le riflessioni da portare a Roma – conclude Vicario – in particolare Pietro Fontanini, Sindaco di Udine, Fabrizio Cigolot, Assessore alla cultura di Udine, Diego Navarria, Presidente della Comunità linguistica, e soprattutto William Cisilino, Direttore dell’ARLeF, con il quale ho potuto più volte utilmente confrontarmi. La compattezza della nostra comunità sarà decisiva, come in altri frangenti, per ottenere i risultati che tutti auspichiamo».

Udine, 10 maggio 2019