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Carovana Balacaval, 4 mesi di viaggio nel Piemonte Meridionale

In viaggio per parlare in e di occitano.

Manca poco più di un mese al tour di quattro mesi, che porterà la compagnia di Carovana Balacaval, in un viaggio attraverso le provincie di Cuneo e Torino a bordo di carrozze trainate da cavalli. La compagnia di musicisti e artisti piemontesi porterà in giro spettacoli, serate da ballo, concerti e proiezioni. Una carrozza palco, una carrozza bar, due carrozze abitazione e un parquet a terra costituiranno l’ambientazione, montata di volta in volta in piazze e radure, in cui si svolgeranno anche laboratori e animazioni per bambini e ragazzi.
L’Ente Parco del Po ha voluto dare il suo apporto al progetto concedendo alla Carovana l’utilizzo dell’Ostello del Po per i prossimi due mesi. Qui si stanno svolgendo gli ultimi aggiustamenti alle carrozze, la costruzione della scenografia, le prove musicali e l’addestramento dei cavalli. A metà aprile avranno inizio le prove dello spettacolo di varietà nato da una coproduzione italo-francese tra l’Associazione Marcovaldo e il Dipartimento delle Alpes de Haute Provence nell’ambito del PIT D3 “Itinerari culturali”. Lo spettacolo avrà la regia di Isabelle François e la partecipazione degli attori Eva Maria Cischino e Andrea Fazzari oltre che dei musicisti della Carovana Balacaval.
Della compagnia fanno parte Manuela Almonte fisarmonicista, cantante e manager del gruppo, Stefano Protto, contrabbassista, violinista e artigiano, al quale si deve la progettazione e la costruzione dei carri, insieme al tecnico della carovana Diego Mearini e a Claire Vincent, clarinettista e flautista. Completano il gruppo Peyre Anghilante, fisarmonicista e sassofonista, Marco Ghezzo e Elisabetta Bosio, entrambi violinisti e contrabbassisti e il fotografo e operatore video Andrea Fantino.
L’iniziativa, promossa dal settore interculturale della Chambra d’Oc, nonostante la scarsità di risorse economiche del settore, ha trovato una buona accoglienza da parte di enti, associazioni e privati. Oltre che con il Parco del Po, la Carovana collaborerà con il Parco Fluviale di Cuneo, Il Parco delle Alpi Marittime, il Parco del Pesio, con il comune di Cuneo e con circa altri trenta comuni.
Dopo la prima tappa a Piasco la Carovana si muoverà nel fossanese e parteciperà a fine giugno alla Festa della Transumanza da Saluzzo a Paesana organizzata dalla Fondazione Amleto Bertoni. In luglio si muoverà ai piedi delle valli Po, Maira e Varaita, e dopo una sosta a Cuneo, risalirà la Valle Stura. A fine luglio la Carovana sarà il fulcro intorno al quale ruoterà l’evento “Crear al País” al Forte di Vinadio, sul tema del rapporto fra tradizione e nuova creazione, nell’ambito del progetto transfrontaliero “Itinerari culturali” elaborato dall’Associazione Marcovaldo. Dopo un agosto tra cuneese e monregalese, sconfinerà in Francia nel borgo di Seyne. In settembre, dopo il pinerolese e la val Pellice, raggiungerà il Parco del Castello di Racconigi e chiuderà il tour nel Roero. Altra importante partnership è quella con il birrificio Le Baladin di Piozzo, che già in passato si era dimostrato sensibile a questo genere di iniziative accogliendo e promuovendo la Compagnia itinerante dei Croque Mule. La carrozza bar servirà infatti le birre e le bibite di eccellenza di Teo Musso, che ha messo a disposizione della Carovana Balacaval una spillatrice fatta su misura. “Si tratta di un progetto che rientra in tanti modelli e mette in rete soggetti diversi – afferma Ines Cavalcanti, coordinatrice della Chambra d’Òc – La Carovana Balacaval parteciperà a molti eventi in calendario nei comuni, si inserirà in feste di paese, estate ragazzi, festival, progetti di solidarietà e di nuova creazione, dando vita ad uno scambio con il territorio attraversato”. Il viaggio sarà interamente documentato con foto, video e blog.
Anacronistico? “Non del tutto” – affermano gli ideatori – “Sarà un tour a mobilità lenta ma con la giusta dose di tecnologia e di comunicazione, che vuole rispondere ad un’esigenza di contatto con le persone e con la natura che è assolutamente attuale. Il nostro non sarà un pubblico di spettatori passivi, ma di persone in cerca di un’esperienza di festa, incontro e scambio”.