Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Premio "Principe Giorgio Castriota Skanderbeg"

Un concorso nazionale in lingua arbėreshe (italo-albanese)

Si č svolta sabato 7 maggio la cerimonia di premiazione della X^ edizione del Premio "Principe Giorgio Castriota Skanderbeg". Un concorso nazionale in lingua arbėreshe (italo-albanese) un concorso che negli anni scorsi ha oltrepassato i confini nazionali per allargarsi al mondo albanofono, Albania e Kossova in primis, con una apposita sezione, per un confronto fra la lingua antica e quella moderna. Tramandata oralmente per circa 500 anni, per effetto della diaspora albanese a seguito dell'invasione ottomana dei balcani, nei paesi del sud Italia - oggi se ne contano circa 30 - č un fenomeno e una curiositą che attira studiosi, linguisti, antropologi, ad avvicinarsi a questa antica lingua che ha implicazioni con le lingue antiche dei paesi del mediterraneo e dell'Europa: greco, celtico, allemanno, ecc.
Di origine illirica, o tracio-illirica, č l'anello di congiunzione fra quelle antiche lingue e le moderne lingue neolatine? E' il cosiddetto "indeuropeo" , viste le implicazioni con il sanscrito e addirittura con l'etrusco? E' l'antesignano del latino e quindi delle lingue neolatine che da essa hanno avuto origine e si parlano in Europa? E' quindi anche l'antesignano anche dell'italiano?
Agli studiosi il compito arduo di dare risposte in merito.
Gli arbėreshė del Piemonte, trapiantati dai paesi originari del Sud, intendono difendere questo patrimonio per cui sono definiti "Minoranza linguistica storica d'Italia" , insieme alle altre minoranze definite tali: i grecanici, i francoprovenzali, i ladini, i sardi, gli sloveni, i friulani. E' una prerogativa degli arbėreshė quella di mantenere gli usi e i costumi di quella che fu una grande civiltą, con tenacia e devozione, pur mantenendo la propria libertą e il poprio individualismo, perchč "illiro" vuol dire proprio "uomo libero" e gli arbėreshė, come gli albanesi, seppur "sparsi" hanno il senso di appartenenza a questa grande famiglia, difatti quando due arbėreshė sconosciuti si incontrano esprimono il loro orgoglio con la espressione: "gjaku jon i shprisur" , il nostro sangue sparso. L'Associazione "Vatra Arbėreshe", con questa iniziativa culturale vuol mantenere, quindi essere occasione di unione per tutti gli arbėreshė, vuol riunirli, almeno idealmente, con questo concorso di poesia, che vuol essere il collante delle varie parlate dei diversi paesi arbėreshė. Anche se tutelati dalle norme della legge 482/99, č comunque grazie ai contributi di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Cittą di Chieri, Fondazione C.R.T., ecc., sempre sensibili verso tutto quello che puņ portare alla crescita culturale, comprendendo sin da subito la valenza delle peculiaritą che l'Associazione voleva esprimere, che ci hanno permesso di portare a termine le iniziative culturali prefissate in tutti questi anni. La chiesa cattolica di rito bizantino, sita in Torino - Piazza Cavour n° 12 - diretta dal Papąs Zoti Angelo Belluscio, č il punto di ritrovo della comunitą arbėreshe e di quella albanese di nuova generazione.
Intervenuto con intermezzi musicali l'artista albanese Erland Lisi che ha eseguito canti tradizionali eseguiti con strumenti popolari a corda di sua costruzione, e l'artista Silvana Licursi con i suoi musicisti con una spettacolo di canti e musiche tradizionali arbėreshe.

Informazioni
Vatra arbereshe onlus
Associazione Culturale di Minoranza Linguistica Storica d'Italia di Coordinamento per il Piemonte
Via S. Giorgio, 19 - 10023 CHIERI
Tel. 3403617860 / 3384444732 - Fax 0119422176