Pubblicati a cura di Adriana Janeič i testi degli interventi presentati al convegno svolto a Gorizia nel novembre 2009.
Nel novantesimo dalla sua fondazione la Societą Filologica Friulana (SFF) di Udine ha promosso, in occasione delle celebrazioni, numerosi convegni e iniziative che hanno investito tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia dove č presente la comunitą friulana e tra i quali si annovera il seminario di studi Le comunitą linguistiche di Alpe Adria: ruolo e prospettive di Enti e Istituti, oggetto della presente pubblicazione.
Il convegno, che si č svolto a Gorizia il 20 novembre 2009, verteva sullo stato di attuazione delle normative comunitarie e statali a favore della tutela e della valorizzazione delle comunitą linguistiche storiche e sul ruolo di Istituzioni e Istituti culturali di Alpe Adria. Limportanza e lattualitą dellargomento sono state immediatamente recepite gią con gli interventi di saluto delle Autoritą e soprattutto con la presenza di relatori di Istituti culturali e Universitą che provenivano sia dallItalia che dalla Slovenia e dallAustria. Nel ringraziare i relatori del convegno che hanno accolto linvito a pubblicare in questo volume il testo dei loro interventi, ricordiamo che i contributi riguardano un ampio spettro di problematiche pur nellambito del tema proposto.
In particolare sugli aspetti legislativi si soffermano due contributi: quello di Guglielmo Cevolin (Universitą degli studi di Udine), che ha ampliato il suo intervento ripresentandolo sotto forma di saggio, che indaga sulla tutela plurale delle lingue minoritarie dellAlto Adriatico e sul ruolo che assumono in questo processo gli istituti culturali, e quello di Domenico Morelli (CONFEMILI) che compie una riflessione critica e un primo bilancio, di luci e ombre, sullattuazione della legge 482/1999 a dieci anni dalla sua approvazione.
Per gli Istituti ed Enti delle comunitą minoritarie in Italia spetta a Federico Vicario (Societą Filologica Friulana di Udine), nel 90° della costituzione della Societą ospitante, tracciare un bilancio dellattivitą svolta nei molti decenni per la preservazione e valorizzazione della comunitą friulana e ricordare i principali momenti di vita del Sodalizio, gli obiettivi e le strategie attuali, mentreErnesto Majoni (Istituto Ladin de la Dolomites)illustra il ruolo svolto nei decenni dallIstituto per la tutela della lingua e della cultura minoritaria ladina. Luis Thomas Prader (Comitato Unitario delle Isole Linguistiche Storiche Germaniche in Italia) ripercorre lattivitą del Comitato a favore della tutela e della promozione delle comunitą germaniche in Italia e le strategie messe in atto per la loro sopravvivenza linguistico-culturale.
I rappresentanti delle Istituzioni e Istituti di comunitą linguistiche minoritarie in Austria, Slovenia e Croazia illustrano i loro programmi e attivitą soffermandosi sulla tutela giuridica delle rispettive comunitą. Nel suo ampio contributo,Avgutin Malle (Istituto Scientifico Sloveno di Klagenfurt) presenta alcune tesi e le principali informazioni sulla minoranza slovena residente nella Carinzia austriaca. Il ruolo dellUnione Italiana nella valorizzazione e nella definizione della politica linguistica italiana in Slovenia e Croazia viene illustrato da Maurizio Tremul (Unione Italiana di Fiume). Nel suo contributo Rino Cigui (Centro di Ricerche Storiche di Rovigno) ripercorre gli oltre quarantanni di attivitą del CRSR con un approfondimento sulla ricerca toponomastica istriana.
Un profilo della terza universitą pubblica della Slovenia viene tracciato da Lucija Čok (Universitą del Litorale di Capodistria) che interviene sulloperato e sulle mansioni scientifiche della nuova istituzione e sui temi delleducazione allinterculturalitą e del plurilinguismo.
Infine Adriana Janeič e Zaira Vidali presentano esempi concreti di collaborazione tra Istituti rappresentanti comunitą linguistiche minoritarie. La scrivente (SLORI - Istituto Sloveno di Ricerche di Trieste e SFF di Udine) illustra i primi risultati dellindagine sul territorio, effettuata nellanno 2006 con un questionario quadrilingue, di customer satisfaction dei cittadini rispetto alle normative di tutela delle comunitą linguistiche autoctone del Friuli Venezia Giulia.Zaira Vidali (SLORI di Trieste) evidenzia con il suo intervento le opportunitą offerte alle comunitą linguistiche storiche dellAlpe Adria nei processi di integrazione europea ed esamina alcune esperienze di buone prassi.
Non č pervenuto in tempo per la stampa degli Atti il contributo di Alberto Gasperini (Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia) in merito al ruolo di un osservatore culturale nel rapporto tra lingue comunitarie e integrazione sociale.
Nel corso del seminario di studi sono emerse molte considerazioni e proposte di cui riteniamo di dover evidenziarne alcune. In molti interventi č emersa la sottolineatura delle difficoltą economiche di Istituzioni scientifiche e Istituti culturali a fronte di una crisi globale di vaste dimensioni: in particolare, per quanto riguarda gli Istituti culturali Italiani č stato messo laccento sulla drastica riduzione non solo dei finanziamenti ex lege 482/1999, a dieci anni della sua promulgazione, ma anche dei finanziamenti statali e regionali con il rischio quindi di limitare in maniera decisiva le possibilitą di promozione e tutela di comunitą storicamente insediate. Č stata anche evidenziata la proposta di un coordinamento e di un confronto tra Istituzioni scientifiche e Istituti culturali rappresentativi di comunitą linguistiche autoctone sia nellambito di una integrazione europea a superamento dei passati confini, sia, per quanto riguarda Enti e Istituti culturali italiani, prospettando la costituzione di organismi che permettano contatti permanenti e attivitą comuni di promozione e valorizzazione delle comunitą linguistiche.
Si ringraziano tutti gli Enti promotori del seminario di studi, come citati nelle relazioni, che da subito vi hanno aderito, oltre a tutte le Istituzioni ed Enti che hanno permesso, con il contributo e il patrocinio, la realizzazione di questo importante momento di confronto.
Un ringraziamento particolare, per lindispensabile sostegno economico alla pubblicazione di questo volume, va allARLEF Agjenzie Regjonāl pe Lenghe Furlane di Udine. Infine un sentito ringraziamento va ai componenti del Comitato scientifico Giovanni Frau (SFF - Societą Filologica Friulana di Udine), Giovanni Radossi (CRSR - Centro di Ricerche Storiche di Rovigno) ed Emidio Susič (SLORI - Istituto Sloveno di Ricerche di Trieste).
Adriana Janeič
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Presentazion
Par celebrā il novantesim de sō fondazion, la Societāt Filologjiche Furlane e ą inmaneāt cetantis cunvignis e iniziativis in tantis bandis dal teritori dal Friūl Vignesie Julie dulą che e je la comunitāt furlane. Fra chestis cunvignis al jere ancje il seminari di studis "Lis comunitāts linguistichis di Alpe Adria: funzion e prospetivis di Ents e Istitūts (Le comunitą linguistiche di Alpe Adria: ruolo e prospettive di Enti e Istituti), argoment di cheste publicazion. La cunvigne si č davuelte a Gurize ai 20 di Novembar dal 2009 e e ą frontāt il cantin de atuazion des normativis comunitariis e statāls a pro de tutele e de valorizazion des comunitāts linguistichis storichis e chel de funzion des Istituzions e dai Istitūts culturāi di Alpe Adria. La impuartance e la atualitāt dal argoment si son palesadis subite, za tai salūts des Autoritāts e soredut cu la presince di relatōrs di Istitūts culturāi e Universitāts de Italie, de Slovenie e di Austrie.
Un ringraziament particolār al va ai relatōrs, che a ąn acetāt linvīt a publicā ta chest volum il test dai lōr intervents, che a rivuardin problematichis une vore difarentis une di chź altre.
I aspiets legjislatīfs a son presentāts di doi contribūts: chel di Guglielmo Cevolin (Universitāt dal Friūl), aprofondīt e presentāt sot forme di studi, al analize la tutele plurāl des lenghis minoritariis dal Alt Adriatic e la funzion dai istitūts culturāi, e chel di Domenico Morelli (CONFEMILI di Rome) al fās une riflession critiche e un prin belanē su la atuazion de leē 482/1999, a dīs agns de sō aprovazion.
A non dai Istitūts e dai Ents des comunitāts minoritariis in Italie, Federico Vicario (Societāt Filologjiche Furlane di Udin), tal 90° de costituzion de Societāt che nus da acet, al presente il belanē de ativitāt di tancj agns a pro dal mantigniment e de valorizazion de comunitāt furlane, e al ricuarde i moments fondamentāi de vite dal Sodalizi, i obietīfs e lis strategjiis di cumņ;Ernesto Majoni (Istituto Ladin de la Dolomites- Istitūt Ladin des Dolomitis) al trate de funzion che al ą vūt tai agns l'Istitūt pe tutele de lenghe e de cultureminoritarie ladine. Luis Thomas Prader (Comitato Unitario delle Isole Linguistiche Storiche Germaniche in Italia - Comitāt Unitari des Isulis Linguistichis Storichis Gjermanichis in Italie) al fās la storie de ativitāt dal Comitāt a pro de tutele e de promozion des comunitāts gjermanichis in Italie e dai proviodiments cjapāts pe lōr conservazion linguistiche e culturāl.
I rapresentants des Istituzions e dai Istitūts di comunitāts linguistichis minoritariis in Austrie, Slovenie e Cravuazie a ilustrin i lōr programs e lis lōr ativitāts fasint il pont su la tutele juridiche des rispetivis comunitāts. Il lunc intervent di Avgutin Malle (Slovenski znanstveni intitut Celovec - Istitūt Sientific Sloven di Klagenfurt) al presente lis informazions principāls su la minorance slovene che e je a stā inte Carintie austriache. Maurizio Tremul (Union Taliane di Flum / Rijeka) al informe su la funzion de Union Taliane te valorizazion e definizion de politiche linguistiche taliane in Slovenie e Cravuazie e Rino Cigui (Centri di Ricercjis Storichis di Rovinj - CRSR) al presente la storie, lungje plui di cuarante agns, de ativitāt dal CRSR, cuntune analisi precise de toponomastiche istriane.
Un profīl de tierce universitāt publiche de Slovenie lu presente Lucija Čok (Univerza na Primorskem / Universitāt del Litorale di Cjaudistre) che e sclarģs la ativitāt e lis funzions sientifichis de gnove istituzion e i argoments de educazion a la interculturalitāt e dal plurilinguisim.
In conclusion, Adriana Janeič e Zaira Vidali a puartin esemplis concrets di colaborazion tra Istitūts che a rapresentin comunitāts linguistichis minoritariis. Cui che al scrīf (Istituto Sloveno di Ricerche- Slovenski raziskovalni intitut - SLORI - Istitūt sloven di Ricercjis di Triest e SFF di Udin) al espon i prins risultāts di un scandai, fat tal 2006 cuntun cuestionari in cuatri lenghis, di "customer satisfaction" dai citadins rispiet a lis leēs di tutele des comunitāts linguistichis autoctonis dal Friūl Vignesie Julie. Zaira Vidali(SLORI di Triest) e met in evidence cul so intervent lis oportunitāts ufiertis a lis comunitāts linguistichis storichis di Alpe Adria tai procčs di integrazion europeane e e cjape in esam cualchi esperience di bon risultāt.
Nol č rivāt in timp pe stampe dai Ats il contribūt di Alberto Gasperini (Istitūt di Sociologjie di Gurize) su la funzion di un osservatōr culturāl tal rapuart tra lenghis comunitariis e integrazion sociāl.
Tal seminari di studis a son vignudis fūr tantis considerazions e propuestis che o rimarchģn daurman. Plui di un intervent al ą evidenziāt lis dificoltāts economichis di Istituzions sientifichis e Istitūts culturāi, par vie de pesante crisi mondiāl: in particolār, par chel che al rivuarde i Istitūts culturāi talians e je stade rimarcade la fuarte diminuzion no dome dai finanziaments ex lege 482/1999, a dīs agns de sō promulgazion, ma ancje dai finanziaments statāi e regjonāi, cul pericul duncje di ridusi di une vore lis pussibilitāts di promozion e tutele des comunitāts storichis. E je stade ancje evidenziade la propueste di un coordenament e di un confront tra Istituzions sientifichis e Istitūts culturāi rapresentatīfs di comunitāts linguistichis autoctonis sedi inte suaze di une integrazion europeane par superā i confins dal passāt, sedi, par ce che al inten Ents e Istitūts culturāi talians, sedi cu la prospetive de costituzion di organisims che a permetin contats continuis e ativitāts comuns di promozion e valorizazion des comunitāts linguistichis.
Si vuelin ringraziā ducj i Ents promotōrs dal seminari di studis, indicāts intes relazions, che di subite a ąn aderīt a la iniziative, e dutis lis Istituzions e i Ents che a ąn permetūt, cul lōr contribūt e cul lōr patrocini, la realizazion di chest impuartant moment di confront.
Un ringraziament particolār, pal fondamentāl sosten economic a la publicazion di chest volum, al va a la ARLEF Agjenzie Regjonāl pe Lenghe Furlane di Udin. Par concludi, grazie di cūr un ai components dal Comitāt sientific Giovanni Frau (SFF - Societāt Filologjiche Furlane di Udin), Giovanni Radossi (CRSR - Centro di Ricerche Storiche di Rovinj) e Emidio Susič (SLORI - Istituto Sloveno di Ricerche di Triest).