Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Il bilinguismo fa "male"?

Un sito cerca di dare consigli sulla questione.

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Parlare sia la lingua ancestrale che l'italiano non e' un modo per confondere i bambini? Ma la gente che in passato aveva una parlata ancestrale come lingua madre spesso aveva problemi ad imparare l'italiano; dunque la lingua ancestrale può confondere? Ma anche se decidessi di esporre i miei figli ad una lingua ancestrale, sarebbe sempre un dialetto, e quindi senza una grammatica e una sintassi. Questo si puo' considerare bilinguismo? Ma le grammatiche delle lingue ancestrali sono comunque più semplici di quelle dell'italiano, quindi perché impararle?
Come si fa ad insegnare due lingue ai figli? Come si può fare per assicurarsi che un bambino venga esposto alle due lingue "in modo costante e in situazioni diverse"? Ma se poi il bambino si confonde e mischia la lingua ancestrale all'italiano?
Inizia con una serie di quesiti il sito bilinguismo regionale. per dare ai nostri figli una voce in più.  Analisi, suggerimenti, un blog dove confrontarsi per conoscere e capire l'importanza del bilinguismo, allo scopo di aiutare le famiglie italiane, che si trovano in questo tipo di situazione, ma in definitiva anche a tutti coloro che desiderano imparare e far imparare una seconda lingua, a superare vecchi pregiudizi e vivere con maggior serenità la crescita dei propri figli.  
Nel territorio italiano spesso infatti il bilinguismo è vissuto come una cosa strana, a volte persino “pericolosa” per lo sviluppo del bambino, supportando tale visione con credenze negative e convinzioni infondate. Questo è spesso dovuto alla mancanza di informazione, per cui il sito si impegna ad informare il pubblico sui benefici del bilinguismo infantile, ma anche ad incoraggiare il sostegno del bilinguismo tra italiano e lingua ancestrale. Un sito che, nel lavoro di diffusione del pluri e bilinguismo vuole far propria l’affermazione del prof. Andrée Tabouret-Keller  dell’Université Louis Pasteur di Strasburgo "La normalità in questo pianeta è il plurilinguismo".
Nella coloratissima convinzione che le lingue non si imparano come qualcosa di difficile, faticoso, noioso ed irritante dovere, ma devono diventare ed essere esperienze, fisiche ed emotive, da condividere. Genitori e bambini insieme.