Promozione e tutela delle lingue minoritarie. Pubblicato un libro ricco di informazioni e spunti per conoscere ed approfondire un argomento affascinante.
Ci sono argomenti che scaldano gli animi e la politica linguistica è sicuramente uno di questi, sebbene non sia una materia troppo diffusa e, soprattutto, nonostante sia poco conosciuta ai più. Il dibattito sulla promozione e la tutela delle lingue, in particolare di quelle meno diffuse, si ripropone periodicamente sulla stampa, tra le gente, negli ambienti accademici e politici, e le opinioni che si sentine non sempre hanno fondamento, né una solida base. I luoghi comuni sono tanti, soprattutto quando si toccano argomenti come l’insegnamento e l’investimento economico, e spesso quando ci si trova a dover affrontare un contraddittorio non si hanno argomenti e prontezza di riflessi per rispondere a tono.
In questo scenario è nato Cjalant il Friûl. Pinsîrs e opinions sui lûcs comuns de lenghe furlane/Sugardo sul Friuli. Pensieri e opinioni attorno ai luoghi comuni della lingua friulana, il bel libro curato da Priscilla De Agostini e Silvana Schiavi Fachin, per conto del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli (CIRF) dell’Università degli Studi di Udine e pubblicato dalla Forum Editrice. Un strumento prezioso e ricco di informazioni che sarà di certo utile a coloro che si interessano di tutela delle lingue e, soprattutto, a coloro che non ne sanno abbastanza. Finalmente un libro pensato non esclusivamente per gli addetti ai lavori. L’idea si è sviluppata nel momento in cui il dibattito sulla marilenghe era più forte, nell’estate del 2007 quando in Consiglio Regionale si discuteva il disegno di legge che sarebbe poi diventato la nuova Legge Regionale per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana (L.R. 29/2007). Un’idea coraggiosa che si è trasformata in un testo bello da leggere ma anche da guardare (la grafica e le foto sono davvero un valore aggiunto).
Quindici voci per quindici stereotipi: da Tullio De Mauro a Leonardo Zannier, passando per Nereo Perini, Eleanor Callanan, Novella Cantarutti, Pierluigi Cappello, Adriano Ceschia, Lucija Čok, Valter Colle, Lorenzo Fabbro, Furio Honsell, Sergio Salvi, Xavier Lamuela, Domenico Lenarduzzi e Carlo Puppo. Quindici personaggi del mondo culturale locale e internazionale, non solo la voce di esperti e accademici ma anche di poeti e intellettuali. Scelte che danno un respiro internazionale e un taglio originale all’opera. I temi affrontati sono quelli più caldi: standardizzazione della lingua, insegnamento del friulano a scuola, soldi che si investono e spendono per la sua tutela e qual è l’utilità della politica linguistica. Le risposte aiutano a riflettere su questi argomenti, qualcuna è così ironica da fare addirittura sorridere, altre mettono in luce pericoli talmente grandi da far rabbrividire. E se al lettore rimanesse ancora un dubbio, o volesse approfondire una tematica, può trovare valido aiuto nelle dettagliate bibliografia e sitografia che chiudono il volume, le più complete su questo argomento. Indubbiamente è un libro che non lascia indifferenti e che fa riflettere. Le curatrici hanno centrato appieno il loro obiettivo.
Federica Angeli.