I lavori del Comitato paritetico in Friuli-Venezia Giulia
Martedì 19 marzo si è riunito al palazzo della Regione a Trieste il Comitato istituzionale paritetico per i problemi della Minoranza slovena.
Durante l'incontro, l'Assessore regionale alla cultura ha reso noto l'ammontare complessivo dei fondi statali (7,6 milioni di euro) che, ed è questa la novità, molto probabilmente arriveranno quest'anno ai beneficiari già nei prossimi mesi. Una parte di queste risorse (2,3 milioni di euro), che riguardano l'uso della lingua slovena nella Pubblica Amministrazione, verrà divisa in base a un nuovo sistema di criteri di tipo decrescente fino all'esaurimento dei fondi, che il Comitato ha approvato in detta sede.
Il sostegno verrà d'ora in poi dato agli sportelli linguistici (incentivo della collaborazione tra gli Enti locali e dei servizi on line), all'attività di traduzione degli atti e dei documenti, all'interpretariato, alla formazione del personale, alla segnaletica bilingue, al potenziamento dei siti web, alle pubblicazioni nei media e alle convenzioni con gli istituti di ricerca per il monitoraggio sull'uso della lingua slovena.
Da sapere:
Il Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena, che ha sede a Trieste, è stato istituito con decreto del Presidente della Repubblica in seguito all’entrata in vigore della Legge 23 febbraio 2001, n. 38, sulle "Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia".
Del Comitato, composto da venti membri, di cui dieci cittadini italiani di lingua slovena, fanno parte: