Ogni anno, il 23 aprile e dintorni, la comunità arbëreshë di Chieuti, in provincia di Foggia, festeggia il suo Santo Patrono rifacendosi ad antichi riti ed usanze
Chieuti è un Comune alloglotto di ca. 1800 abitanti che si trova in provincia di Foggia. Accanto all'italiano vi si parla la lingua arbëreshë, presente particolarmente nella terra d'origine dei suoi abitanti, l'Albania meridionale.
Il 23 aprile di ogni anno, Chieuti rinnova l’appuntamento con la processione del suo patrono nella Festa di San Giorgio martire, quello nato in Cappadocia nel terzo secolo d. C. che è anche protettore di Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe nazionale del popolo albanese contro gli Ottomani, il quale stabilì a Chieuti (come in altri comuni arbëreshë dell’Italia meridionale) una numerosa comunità di suoi conterranei tra il 1460 ed il 1470, nel periodo in cui era giunto nel Regno di Napoli per aiutare militarmente Ferrante d’Aragona contro gli Angioini.
I festeggiamenti in onore di San Giorgio martire durano sempre alcuni giorni, dal 21 al 23 aprile solitamente, e sono caratterizzati da tradizioni davvero singolari.
Come la giornata dell’alloro: il primo giorno, le quattro contrade entrano in città su carri trainati da buoi, pieni di grossi rami di alloro, che vengono portati in chiesa, benedetti e offerti al Santo, quindi distribuiti a tutta la popolazione, che a sua volta li espone davanti alla propria abitazione in segno di protezione.
O come il Tarallo, fatto di pasta filata di caciocavallo, a forma di grande treccia, adornato da uccellini e cestini, preparato da ogni famiglia a turno ogni anno, che il primo giorno dei festeggiamenti viene portato in spalla dai fedeli fino alla Chiesa Madre, deposto ai piedi della statua del Santo quale omaggio devoto, lasciato in bella mostra e consegnato poi ai vincitori del Palio che lo portano in sfilata assieme alla statua del Patrono, prima di spezzarlo e dividerlo tra tutta la popolazione.
O come il Palio di San Giorgio infine, un’antica gara di corsa fra carri trainati da una coppia di buoi che non prevede nessun premio per il vincitore, se non il privilegio riservato ai due carrieri di portare in processione per primi sulle loro spalle la statua appunto del Santo Patrono, il giorno 23 aprile.
Quest’anno poi, per l'edizione 2013, la manifestazione è stata arricchita dall’allestimento di una mostra etno-fotografica intitolata “Chieuti, la cultura di una comunità Arbëreshë - La fede, la storia, le tradizioni”, organizzata dal Centro studi tradizioni popolari “Terra di Capitanata” di San Severo, in collaborazione con il Comune di Chieuti e la Parrocchia di San Giorgio, con il patrocinio della Federazione Italiana Tradizioni Popolari e dello IOV Italia.
Approfondimenti:
Sportello linguistico della Provincia di Foggia