Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Lingue di minoranza, economia e turismo

Presentato a Bruxelles dalla comunità ladina di Fassa un progetto di promozione turistica e culturale per i territori europei con minoranze linguistiche

È stato accolto con successo, il 10 novembre a Bruxelles nel corso di un convegno dell'NPLD (rete paneuropea per la promozione della diversità linguistica), il progetto "Regioni con minoranze linguistiche come valore aggiunto per il turismo: una proposta di collaborazione" esposto da Sabrina Rasom, rappresentante della Provincia autonoma di Trento in seno a NPLD, responsabile dei Servizi linguistici del Comun general de Fascia nonchè membro della presidenza di NPLD, e dalla Procuradora Elena Testor. Dopo l'assemblea della rete paneuroepa dello scorso giugno a Soraga, di cui è stato proiettato il video durante l'incontro belga (prossimamente si potrà vedere anche nel sito dell'NPLD), che ha avuto al centro il ruolo delle lingue e delle culture di minoranza come risorsa del turismo, in Fassa si è continuato a lavorare sul tema. «L'idea del nuovo progetto - spiega Sabrina Rasom - è creare una rete turistica europea tra minoranze linguistiche che conduca alla visita, e quindi alla migliore conoscenza, delle località d'origine. La proposta è stata avallata il 10 novembre dal comitato di gestione dell'NPLD e dalla presidente Sietske Poepjes e ha suscitato subito l'interesse di baschi, gallesi e cimbri. Per ora si tratta di una bozza su cui vogliamo lavorare, però, per metterlo in atto possibilmente già nel 2018».
Il progetto si declina in diverse azioni: promuovere la conoscenza delle comunità linguistiche minoritarie d'Europa, farne apprezzare le peculiarità, contribuire all'economia della regione incentivando una forma alternativa di turismo, creare nuovi posti di lavoro formando esperti in comunità linguistiche di minoranza. «Riteniamo che lingua, cultura e identità ladina - afferma Elena Testor, che con il Comun general sostiene le attività dell'NPLD - siano una reale risorsa anche in termini turistici: rappresentano una motivazione culturale di visitazione del nostro territorio. Così la valle finora valorizzata dal punto di vista ambientale, anche attraverso il riconoscimento Unesco, e dell'accoglienza, con gli investimenti fatti nel tempo per strutture e servizi, potrebbe arricchire la sua offerta anche con la peculiarità di lingua e cultura ladina». Uno scambio, quindi, non solo in termini turistici, ma anche di conoscenze e buone pratiche, messe in atto dalle popolazioni di minoranza che vede la Val di Fassa capofila: «Perché si attui l'iniziativa nella nostra valle - continua Testor - è necessario il contributo dell'Apt, delle associazioni turistiche e culturali, in primis l'Istitut Cultural Ladin de Fascia, nonché della scuola di Fassa, che vorremo coinvolgere presto. Ci piacerebbe essere pronti sin dall'anno prossimo». Certo servono fondi per avviare un progetto di respiro europeo: «In collaborazione con l'NPLD dovremo rintracciare finanziamenti europei, ma serviranno anche risorse a livello locale».

 

Da sapere:
La Rete per per la Promozione della Diversità Linguistica (NPLD) è una rete europea che opera nel settore delle politiche e della pianificazione linguistica in favore di lingue costituzionali, regionali e di piccoli Stati in tutta Europa (CRSS - Constitutional, Regional, Small-State).
Membri della Rete sono amministrazioni governative, sia statali che regionali, università, istituti di ricerca e associazioni. La Rete NPLD opera al fine di assicurare che tutte le lingue parlate in Europa - siano esse internazionali, nazionali, regionali, minoritarie, in pericolo di estinzione o parlate da migranti - siano considerate bene prezioso e fonte di sviluppo personale, sociale ed economico, da sostenere e promuovere.
NPLD sta attualmente lavorando su diverse linee di azione:

  • collegare tra loro le lingue CRSS con fini di crescita, occupazione e competitività;
  • garantire un'effettiva integrazione dei migranti attraverso una politica di pianificazione multilingue (lingue statali, regionali, ma anche dei migranti);
  • collegare le lingue CRSS alle nuove tecnologie e ai social media;
  • far crescere la consapevolezza dell'importanza di tutte le lingue per lo sviluppo personale e sociale, nonché per la coesione sociale e la comprensione reciproca.

Queste "linee guida" sono incluse nella European Roadmap for Linguistic Diversity, il principale documento operativo di NPLD per le annualità 2016-2020 , che si prefigge di aumentare il profilo e la visibilità di tutte le lingue d'Europa e di includerle nelle politiche dell'UE per la crescita, il progresso, la coesione sociale e il dialogo.
La Rete NPLD ha la sua base a Bruxelles.