Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Il Parlamento europeo riconosce il catalano come lingua in pericolo di estinzione

Approvata dalla Commissione cultura, la relazione sulle lingue europee a rischio di estinzione e sulla diversità linguistica nell’UE

La Commissione cultura del Parlamento europeo, spinta dal rilevamento di quanto ancora bassi siano i livelli di studio nei Paesi membri delle lingue di minoranza in via di estinzione, ha approvato all’unanimità nella seduta del 17 giugno scorso, dopo l’inclusione di alcuni emendamenti proposti da diversi gruppo politici, la relazione che era stata presentata nella sua prima bozza dal deputato François Alfonsi (Partitu di a Nazione Corsa - Gruppo Verde/Alleanza libera europea), nella quale, per l’appunto, il catalano compare come lingua in pericolo.
Un emendamento presentato dai deputati Izaskun Bilbao Barandica (Partido Nacionalista Vasco) e Ramon Tremosa i Balcells (Convergència Democràtica de Catalunya ), entrambi appartenenti al Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, sottolinea in particolare quanto siano importanti “le politiche in materia di istruzione "full-immersion" per il loro “comprovato effetto sulla salvaguardia delle lingue europee non egemoniche”.
Secondo il testo finale adottato, che passerà in Plenaria a settembre, gli Stati membri dovrebbero quindi portare avanti una politica linguistica che permetta ai bambini di imparare la lingua in via di estinzione, la loro lingua madre, fin dalla più tenera età.
Nella relazione, inoltre, il multilinguismo viene riconosciuto come espressione della ricchezza e della diversità delle genti d’Europa”, ritenendo che “le società multilingue ben coese che gestiscono la propria diversità linguistica in maniera democratica e sostenibile contribuiscano al pluralismo, siano più aperte e abbiano migliori possibilità di contribuire alla ricchezza derivante dalla diversità linguistica”. Anche per questo si richiede che nel quadro finanziario pluriennale 2014-2020 siano previsti fondi adeguati per supportare le lingue in via di estinzione, e si raccomanda “di strutturare le politiche di rilancio delle lingue a rischio di estinzione attorno ai tre assi che si sono rivelati efficaci nella promozione delle lingue deboli, e cioè:

  • un adeguato status giuridico incentrato almeno sul riconoscimento dei diritti linguistici dei parlanti e l'incarico affidato alle autorità pubbliche di salvaguardare tale status;
  • una politica linguistica attiva per promuovere la conoscenza e l'uso della lingua
  • la volontà della cittadinanza e l'adesione dei parlanti in un ambito di consenso sociale e politico”