Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Voci resiane

Una preziosa opera multimediale raccoglie le memorie delle genti della Val Resia e le restituisce alla conoscenza del pubblico: un passato con nuove forme di vita affinchè una lingua non vada perduta

Carnevale resiano
Il Carnevale resiano (© turismofvg.it)


Un piccolo registratore vocale, la pazienza di girare di frazione in frazione, il dono socratico della maieutica nel farsi raccontare storie e culture dalle mille sfumature. Così è nato "Voci resiane", un'opera multimediale, composta da una curatissima pubblicazione e due cd audio e video, che raccoglie le testimonianze della gente della Val Resia e le restituisce alla conoscenza del pubblico.

Il progetto nasce dalle registrazioni svolte da Daniele Macuglia, ricercatore di storia della scienza, che vive e insegna all'estero ma è rimasto profondamente legato alle origini resiane della famiglia. L'opera è poi stata curata coralmente con il supporto dell'amministrazione comunale ed è stata presentata oggi nella sede della Regione a Udine alla presenza dell'assessore regionale alla Cultura, del sindaco e dell'ex sindaco di Resia che è anche coautore.

Voci resiane, una raccolta complessa e variegata che restituisce tradizioni e storie di una comunità, si inserisce nel solco dell'attività della Regione Friuli Venezia Giulia per la salvaguardia della storia e dell'etnografia del proprio territorio, in particolare della montagna, dove ogni vallata ha una sua peculiarità.

Macuglia, definito abitante del mondo e ormai prossimo a partire per la Cina dove lo attende una cattedra di Storia del pensiero scientifico all'università di Pechino, dedica l'opera ai giovani resiani, a cui è affidato il compito di recuperare il patrimonio culturale e linguistico. La scuola, che ospita 52 bambini, è già veicolo di attività e laboratori per l'uso della lingua e la riscoperta di tradizioni orali, musiche, canti e preghiere. Una comunità educante, che accoglie e raccoglie il proprio passato per dargli nuove forme di vita affinché anche la lingua resiana non vada perduta. (Fonte: Ufficio stampa della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, 7 settembre 2021)