Provincia Autonoma di Trento - Minoranze Linguistiche

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Minoranze linguistiche
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Da Ballao una svolta per la lingua Sarda

A 4 anni dalla pubblicazione del libro Su Sardu Standard, il Comune sardo di Ballao adotta la Norma campidanese per tutte le proprie comunicazioni in lingua locale


Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato stampa dell"associazione culturale Acadèmia de su Sardu APS.

L’Acadèmia de su Sardu APS saluta con soddisfazione l’adozione della Norma campidanese contenuta nella grammatica normativa Su Sardu Standard da parte del Consiglio comunale di Ballao con Delibera n.30 del 22.08.2023.

D’ora in avanti sarà questa la norma di riferimento per tutte le comunicazioni in sardo-campidanese del Comune di Ballao.

Dalla pubblicazione del libro Su Sardu Standard (gennaio 2019) all’adozione (22.08.2023), sono trascorsi 4 anni, utili ad aprire un dibattito e cogliere pareri, dimostrando così, da parte del Comune, la volontà di fare le cose in modo democratico.

La norma adottata il 22.08.2023 è il frutto della più aggiornata ricerca scientifica e dello studio di un gruppo studiosi che hanno fatto propria la metodologia scientìfica accademica del compianto Prof. Eduardo Blasco Ferrer già docente di Linguistica sarda all’Università degli Studi di Cagliari. Su Sardu Standard, pertanto, sulle orme di Blasco Ferrer è il frutto di una ricerca e di una elaborazione scientifica la cui validità è confermata dalla letteratura sarda. Da sempre quest’ultima si è espressa e manifestata, nelle varietà campidanese e in logudorese, e ciò è avvenuto spontaneamente per volere dei Sardi, che hanno storicamente preferito questa soluzione. Sono i Sardi stessi dunque che ci indicano il cammino che noi ora stiamo percorrendo.

Questo è per noi l’unico cammino possibile: una lingua sarda, e ripetiamo una, con due norme, la norma campidanese e la norma logudorese, nel rispetto della tradizione letteraria e della volontà dei Sardi. Un cammino comune nel rispetto delle differenze e della ricchezza della lingua sarda e non costruita su degli standard senza storia e senza letteratura che i Sardi non potranno mai accettare.

Campidanese e logudorese hanno pari bellezza e pari dignità. Entrambi hanno una storia e letteratura, un patrimonio straordinario che deve essere la base di una politica linguistica veramente democratica e di unione.

Non esistono al momento le condizioni per una sola norma, né esiste una particolare legge italiana o europea che lo imponga e nemmeno esiste un’opportunità politica. Storicamente i Sardi hanno preferito la doppia norma, come dimostra la letteratura sarda, e questo non ha mai impedito la reciproca comprensione né può ostacolare l’unione del Popolo Sardo in nessun modo, come ci dimostrano gli esempi internazionali.

Lo spirito di una politica linguistica di uno standard a doppia norma è moderno e democratico e conforme allo spirito della legge 482/99 dello Stato Italiano che parla di minoranze linguistiche storiche e quindi campidanese e logudorese, nel caso sardo, e non di altre invenzioni linguistiche calate dall’alto o di una sola macro-varietà.

Con ciò non si vuol dire che non si possa o debba giungere un domani ad una norma unica; anzi crediamo che sia doveroso che i Sardi si impegnino tutti a raggiungere quest’obiettivo, ma la norma unica deve essere il risultato di un lavoro dei parlanti e non il risultato di chi sta dietro una scrivania. In questo modo rispettiamo la parlata di tutti e la norma sarà frutto dei pensieri e della lingua del popolo. Questa è democrazia linguistica.

Dunque ci paiono anacronistici e antidemocratici slogan del tipo “una lingua, una nazione”, antistorici e figli del peggiore centralismo linguistico di stampo napoleonico per non dire tirannico. La Sardegna che vogliamo noi è multiculturale e rispettosa della ricchezza linguistica del suo territorio.

Auspichiamo che il cammino intrapreso continui, con gli altri passi da compiere in questo senso, e che l’impegno del Comune abbia continuità anche nella nuova legislatura e che così pure gli altri comuni sardi del meridione dell’isola possano seguire il buon esempio di quello di Ballao.

Monserrato (CA), 7 settembre 2023